Katie Guzenko, una donna della periferia di Portland in Oregon, è sopravvissuta a un colpo di pistola in faccia che l’ha colpita nel bel mezzo di una sparatoria in cui si è ritrovata.
“Queste ferite che vedete sul mio viso – ha detto al sindaco di Portland Ted Wheeler e ai membri del Consiglio comunale – sono il risultato di un proiettile calibro 40 che mi ha perforato il naso”,
Ventisette anni e specialista delle risorse umane ad Amazon, Guzenko stava guidando la sua auto verso un negozio di argenteria in cui doveva fare acquisti per una festa nuziale, quando all’improvviso ha sentito degli spari.
“Ho continuato a guidare, sperando di uscire da quella zona… e subito dopo mi sono ritrovata con il viso pieno di sangue”. La donna si è trovata infatti inconsapevolmente sotto il fuoco incrociato di due uomini armati, che hanno iniziato a spararsi da un lato all’altro della strada in uno scontro tra bande.
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Uno dei proiettili ha perforato il finestrino anteriore dell’auto di Guzenko, le ha attraversato il naso ed è uscito dal finestrino del guidatore. Un video macabro, registrato dalla vittima scioccata nei momenti immediatamente successivi alla sparatoria, mostra gran parte del suo viso ricoperto da uno spesso strato di sangue che fuoriesce dalle ferite.
Guzenko è riuscita ad accostare e a uscire dall’auto per chiamare i soccorsi, arrivati dopo circa 20 minuti. La vittima è originaria dell’Ucraina e ha ancora parenti in città devastate dalla guerra.
Il giorno dopo la sparatoria, il sindaco Wheeler ha dichiarato lo stato di emergenza per la violenza da armi da fuoco e ha fissato l’obiettivo di ridurre i decessi legati alle armi in città del 10% nei prossimi due anni.
Secondo i dati del Dipartimento di Polizia di Portland, nei primi sei mesi del 2022 ci sono state 673 sparatorie nella città di 650.000 abitanti, rispetto allo stesso periodo del 2019 quando le sparatorie erano state 199: un aumento di quasi il 240%.