Una vicenda dai contorni assai raccapriccianti ha sconvolto l’Alabama rurale, dove lunedì mattina la polizia ha messo in salvo una bambina scomparsa di appena 12 anni, che qualche minuto dopo ha condotto gli agenti nel luogo in cui era stata tenuta prigioniera per una settimana. Lì la seconda macabra scoperta: quella dei resti di due cadaveri decomposti.
I fatti si sono rapidamente sviluppati lunedì mattina a Dadeville, nella contea di Tallapoosa. Poco prima delle 8:30, un automobilista ha segnalato al 911 la presenza di una ragazzina che stava attraversando a piedi la 3547 County Road 34, una strada statale che attraversa l’Alabama agreste.
Accorsi rapidamente sul posto, i poliziotti hanno fatto alcune domande alla piccola, scoprendo che da circa una settimana la 12enne era prigioniera di un orco che l’avrebbe ripetutamente ubriacata e violentata mentre era legata a un letto.
Poche ore prima dell’avvistamento, la giovane era riuscita a scappare rosicchiando i lacci che la stringevano ai pali del giaciglio, precipitandosi fuori dall’abitazione. La bambina ha poi indicato i poliziotti la posizione del luogo dove era stata tenuta prigioniera, consentendo agli agenti di ritrovare i corpi esanimi e maleodoranti di due altre persone tutt’ora non identificate.
La polizia della contea di Tallapoosa ha arrestato il 37enne José Paulino Pascual-Reyes con accuse gravissime che vanno dal rapimento di primo grado all’omicidio, passando per l’abuso di cadavere. Imputazioni che, se confermate, potrebbero costargli la pena capitale (che nello Stato è in vigore).
Lo sceriffo Jimmy Abbett ha definito la giovane “un’eroina”, assicurando che è in via di guarigione dalle ferite riportate. Sul caso indagano anche l’FBI e il Department of Homeland Security.