Secondo Henry Kissinger, l’Occidente non dovrebbe cercare di infliggere una sconfitta alla Russia e l’Ucraina dovrebbe rinunciare a qualche territorio per la pace.
Secondo l’ex segretario di Stato americano, che il 27 maggio compirà 99 anni, Kiev deve “avviare negoziati prima che si creino rivolte e tensioni che non sarà facile superare”.
Kissinger ha aggiunto che, “idealmente, il punto di caduta dovrebbe essere un ritorno allo status quo ante” di prima dell’invasione. “Continuare la guerra oltre quel punto non riguarderebbe più la libertà dell’Ucraina, ma una nuova guerra contro la stessa Russia”.
Un discorso, il suo, che si pone in contrasto con le dichiarazioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che nello stesso convegno di Davos ha dichiarato che se non si reagisce all’invasione di Vladimir Putin la forza bruta prenderà il sopravvento nel mondo.
Kissinger ha ricordato come la Russia sia parte dell’Europa e che sarebbe un “errore fatale” dimenticare la posizione di forza che occupa nel Vecchio continente da secoli e che l’Occidente non deve perdere di vista il rapporto di lungo termine con Mosca, pena un’alleanza permanente e sempre più forte di quest’ultima con la Cina. “Spero che gli ucraini siano capaci di temperare l’eroismo che hanno mostrato con la saggezza”.