Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson ha annunciato che sborserà 99 milioni di dollari alla West Virginia per far cadere le accuse sulla presunta responsabilità del gruppo nell’aver favorito l’epidemia di tossicodipendenza mettendo in vendita farmaci oppioidi.
L’annuncio è stato dato lunedì e metterà una pietra tombale sulla causa intentata dalle autorità della West Virginia all’inizio di aprile.
Lo scorso febbraio J&J aveva già finalizzato un accordo da 5 miliardi di dollari per risolvere le cause relative alla vendita di oppioidi in tutti gli Stati Uniti . Gran parte degli stati e dei governi locali avevano aderito, tranne un manipolo di cinque stati (tra cui la West Virginia) che avevano invece deciso di proseguire nella loro ricerca della verità.
A J&J viene contestato l’aver messo in vendita due antidolorifici oppioidi – Duragesic e Nucynta – che avrebbero provocato tossicodipendenza in alcuni somministrati, ragion per cui i due prodotti sono stati poi ritirati dal mercato. Secondo l’accusa, i due farmaci avrebbero di fatto spalancato le porte della tossicodipendenza ad alcuni pazienti, che avrebbero poi iniziato ad usare sostanze più pesanti.
La West Virginia è uno degli stati americani più duramente colpiti dalla tossicodipendenza, e lo stato con il tasso di overdose più alto del Paese: sono 500.000 i morti per overdose negli ultimi due decenni. I principali responsabili della crisi sanitaria nell’Appalachia sono eroina e fentanyl, entrambi oppioidi e contrabbandati principalmente dai cartelli messicani.
La West Virginia aveva precedentemente raggiunto un accordo da 26 milioni di dollari con un’altra società farmaceutica, la Endo International, anch’essa imputata nel processo per l’induzione alla tossicodipendenza.
Il procuratore generale della West Virginia, Patrick Morrisey, ha affermato che i proventi dell’accordo saranno investiti in programmi di prevenzione e cura della tossicodipendenza. “Possiamo salvare delle vite quest’anno, ed è quello che faremo“, ha commentato.