“Non possiamo prendere alla leggera la possibilità che la Russia usi armi nucleari tattiche”. Sono queste le parole del direttore della Cia William Burns, secondo il quale, per Vladimir Putin, la situazione sta diventando “sempre più disperata”.
“Data la potenziale disperazione del presidente e della leadership russa, date le battute d’arresto che hanno affrontato finora militarmente, nessuno di noi può sottovalutare la minaccia rappresentata da un potenziale ricorso ad armi nucleari tattiche”, ha detto Burns dopo un discorso al Georgia Tech.
Il capo dell’agenzia di spionaggio ha osservato, tuttavia, che gli Stati Uniti non hanno ancora visto “prove concrete” che la Russia si stia muovendo in questa direzione. “Anche se abbiamo assistito ad alcune prese di posizione retoriche da parte del Cremlino sull’innalzamento del livello di allerta nucleare, finora non abbiamo visto molte prove concrete delle disposizioni militari che rafforzerebbero questa preoccupazione”.
“Ovviamente – ha concluso – siamo molto preoccupati. E so che il presidente Biden è profondamente preoccupato di evitare una terza guerra mondiale e non raggiungere la soglia oltre la quale un conflitto nucleare diventa possibile”