Agli operai edili aveva spiegato che quella fossa lunga 2 metri e profonda 90 cm le serviva per seppellire il suo cane, e che ci avrebbe pensato lei da sola a riempirla. La versione non ha convinto però né la ditta né le forze dell’ordine della cittadina di Chalfont, in Pennsylvania.
Poco dopo la macabra scoperta degli inquirenti: il corpo da seppellire era quello del marito della donna, ucciso due settimane prima e ormai in stato di decomposizione.
La 48enne Anna Maria Tolomello, originaria di Carini (Palermo), ha a quel punto confessato l’omicidio del marito 65enne Giovanni Gallina, anche lui originario di Carini e trasferitosi tempo fa negli USA assieme alla moglie, con la quale gestiva una rinomata pizzeria a conduzione familiare: Pina’s Pizza.
Pur ammettendo l’omicidio, compiuto con un colpo di pistola calibro 38 alla tempia dell’uomo, la donna si è appellata alla legittima difesa, sostenendo che il signor Gallina aveva provato a soffocarla in camera da letto. Gli inquirenti ritengono la tesi della donna compatibile con le ferite mortali dell’uomo.
Gran parte del merito per la scoperta del delitto va a Phillip Gallina, figlio della coppia attualmente residente in Italia. Il giovane ha iniziato a preoccuparsi quando le comunicazioni con il padre si sono bruscamente interrotte, a partire proprio da quel 16 marzo identificato come la data dell’omicidio.
Chiedendo alla madre il perché di questo silenzio prolungato, la sig.ra Tolomello rispondeva vagamente che il padre fosse partito per un viaggio di lavoro e avesse dimenticato il cellulare in pizzeria. Intanto, però, la donna avrebbe gettato un materasso intriso di sangue nel cassonetto dietro la pizzeria e avrebbe accuratamente rimosso dalla pistola le sue impronte digitali.
All’ennesimo giorno di silenzio, però, Philip ha telefonato personalmente alla polizia di Chalfont, che ha subito mandato una pattuglia sul posto. Lì l’agghiacciante scoperta degli inquirenti. Sul capo della sig.ra Tolomello ora gravano accuse di omicidio criminale, abuso di cadavere, manomissione di prove e una serie di reati correlati.