Roma diventa una delle capitali del dialogo, nel tentativo di fermare l’invasione russa in Ucraina. Dopo cinque mesi di silenzio, il consigliere alla Sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan e il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Yang Jiechi si incontrano per mettere il peso delle due principali superpotenze sul tavolo di una trattativa che finora ha stentato a decollare.
La sede prescelta è il Rome Cavalieri Waldorf Astoria, albergo cinque stelle lusso nel quartiere di Monte Mario, Roma nord.
Dopo 19 giorni di guerra, la Cina ha smentito di aver ricevuto dalla Russia la richiesta di un aiuto militare per conquistare l’Ucraina, mentre Sullivan intende aprire un canale con Pechino per “una forte risposta internazionale e per delineare una strategia di sicurezza globale”.
Al centro del colloquio anche il peso delle sanzioni, che la Cina ha criticato duramente e che gli Usa intende incrementare, mettendo in guardia chiunque aiuti Putin a evitarle. Nel pomeriggio di lunedì, il Consigliere Usa per la sicurezza nazionale incontrerà anche, a Palazzo Chigi, il consigliere diplomatico di Mario Draghi, Luigi Mattiolo.
Mentre il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha fatto notare che “se Stati Uniti e Cina in questo momento parlano dell’Ucraina, vuol dire che sta andando avanti quella linea che noi come governo italiano stiamo incoraggiando in tutte le sedi”.
Intanto l’aula della Camera avvia l’esame del decreto Ucraina, che autorizza il Governo a rafforzare l’impegno italiano nella Nato e a inviare aiuti anche militari a Kyiv. Il decreto non dovrebbe avere inciampi a Montecitorio, dopo il sì quasi unanime dell’aula a una risoluzione che autorizzava il governo in tal senso. (Agi)
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