Dopo le proteste arrivano gli arresti. La polizia canadese ha messo le manette ai polsi di oltre 20 tra le migliaia di dimostranti che negli ultimi giorni hanno preso parte alle insurrezioni dei camionisti contro le misure anti Covid-19 e l’obbligo di vaccino quando si attraversa la frontiera con gli Usa.
Dimostranti “determinati” rimangono a Ottawa dopo quasi due settimane di proteste, ha fatto sapere la polizia della capitale canadese, spiegando che fino a un quarto dei mezzi pesanti (circa 100) del cosiddetto Convoglio della libertà (Freedom Convoy) hanno bambini a bordo. Non si esclude che le operazioni possano rappresentare un rischio per la loro incolumità.
Sebbene la protesta sia stata per lo più pacifica, le autorità hanno espresso preoccupazione per la retorica di gruppi di estrema destra che si sono uniti alle proteste. Il vice capo della polizia è stato poco diplomatico nel rivolgersi ai manifestanti. “Il nostro messaggio – ha fatto sapere – rimane lo stesso: non venite. Se lo farete, ci saranno delle conseguenze”.
Sempre ieri è stato riaperto l’Ambassador Bridge, il più trafficato ponte commerciale tra Canada e Usa, dopo che era stato bloccato dalla protesta. Le proteste stanno cominciando a portare i loro frutti, e alcune province come il Saskatchewan e il Quebec hanno annunciato l’alleggerimento delle restrizioni anti Covid reclamato dai manifestanti.