Si pensava che il peggio fosse passato e invece no. I contagi stanno aumentando di nuovo nelle case di cura statunitensi a causa dell’ondata di Omicron, arrivando alla cifra record di 32 mila nella scorsa settimana, portando a nuove restrizioni sulle visite dei familiari e a un maggior pressing per le vaccinazioni.
Così come in Italia, anche nei Stati Uniti le case di cura sono state l’epicentro mortale all’inizio della pandemia, ma l’avvio della campagna di vaccinazione massiccia ha permesso a molte strutture di riaprire ai visitatori. Ora, però, le cose tornano a rimettersi male.

Secondo i dati ufficiali dei CDC, le case di cura hanno riportato un numero quasi-record di circa 32.000 casi di Covid-19 tra i residenti nella settimana terminata il 9 gennaio, un aumento di sette volte rispetto al mese precedente. Sempre nella stessa settimana, è stato registrato un totale di 645 decessi legati al Covid-19 tra i residenti, in aumento del 47% rispetto al periodo precedente. E non è finita qui: si teme che i decessi possano aumentare ancora molto prima della fine del picco.
Nonostante i numeri in aumento, però, la situazione non è così terribile come nel dicembre 2020, quando i decessi settimanali nelle case di cura raggiunsero circa 6.200. Gli esperti attribuiscono questo dato rincuorante ai tassi di vaccinazione attualmente elevati tra i residenti delle case di cura: sempre secondo i dati dei CDC, infatti, circa l’87% dei presenti nelle strutture è completamente immunizzato.