Robert A. Durst, rampollo di una dinastia immobiliare di New York la cui vita si dissolse in un circolo di sospetti sulla scomparsa irrisolta della sua prima moglie, l’omicidio di un’amica di lunga data e l’uccisione con annesso smembramento di un anziano vicino, è morto nella prigione di Stockton, in California. Aveva 78 anni ed era stato condannato all’ergastolo.
A informare del decesso il suo avvocato, Chip Lewis, che ha parlato dal San Joaquin General Hospital. Lì, Durst era stato portato dopo un arresto cardiaco e non è stato possibile rianimarlo.
Reso famoso da un documentario della HBO e protagonista di un noir degno di un film horror, il miliardario era stato condannato lo scorso autunno per l’omicidio della donna, che forse stava per rivelare alla polizia che Durst aveva già ucciso la sua prima moglie, Kathie.
Durst, il cui nonno fondò una delle principali società immobiliari di New York, era stato a lungo sospettato, ma mai accusato della scomparsa della donna, Kathleen McCormack, sparita a New York nel 1982. Quando si presentò in tribunale, il miliardario diede già l’idea di essere molto provato e poco dopo si venne a sapere della sua positività al Covid.