Continua a salire il conto delle vittime del ciclone tropicale “Idai”, abbattutosi giovedì 14 marzo sulla costa del Mozambico vicino alla città di Beira, seconda città del Paese con mezzo milione di abitanti. Il ciclone è stato seguito da gravi inondazioni che hanno distrutto abitazioni, raccolti e infrastrutture anche nei vicini Malawi e Zimbabwe. Secondo l’ONU, nel solo Mozambico più di 1,8 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria. Il World Food Program stima che circa 1,7 milioni di persone abbiano subito le ripercussioni dell’evento e debbano ricevere assistenza alimentare nel Paese, a cui se ne aggiungono altre 732.000 in Malawi e 270.000 people in Zimbabwe. Nel frattempo è partito il meccanismo degli aiuti, con il WFP in prima linea a supportare il governo del Paese africano per la localizzazione delle persone colpite mediante l’uso di droni.
Per prevenire un focolaio di colera, l’OMS ha inviato 900.000 dosi di vaccino da somministrarsi per via orale, che dovrebbero raggiungere il Paese entro questa settimana. L’organizzazione è inoltre impegnata a garantire forniture per il trattamento di malattie diarroiche, tra cui fluidi endovenosi salvavita e test diagnostici, e ad istituire tre centri di trattamento del colera, tra cui un impianto da 80 letti a Beira. Inoltre, per evitare un picco nella malaria nelle prossime settimane, l’OMS si sta anche preparando a fornire 900.000 zanzariere da letto trattate con insetticidi per proteggere le famiglie.
Ieri sono anche decollati dalla Base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD) di Brindisi gli aiuti della Cooperazione italiana: si tratta di 12 tonnellate di beni di primo soccorso, aiuti umanitari e attrezzature, parte di un pacchetto di aiuti umanitari disposto dalla Viceministra agli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Emanuela Del Re. Di seguito il messaggio di Antonio Gutererres, Segretario Generale ONU, sulla tragedia.