“C’è chi è contento della visita del Presidente Obama a Cuba perché la considera un passo avanti per portare positività nel rapporto tra i due Paesi e finalmente sbloccarlo, ma c’è anche uno zoccolo duro di chi invece crede che Cuba non fosse pronta e che questo regime non dovesse essere premiato con la venuta di Obama”.
Risponde così alla domanda dei conduttori della trasmissione Rai, Uno Mattina, il direttore de La Voce di New York, Stefano Vaccara, raggiunto in collegamento Skype da New York per approfondire le reazioni dell’opinione pubblica americana alla visita del Presidente Barack Obama a Cuba.
Nonostante non siano mancate da parte sia di Obama che di Raul Castro sottolineature alle differenze che ancora esistono tra i due Paesi, quelle udite durante il colloquio intercorso sono state parole di riavvicinamento, ha riferito Vaccara, anche per il desiderio degli stessi Stati Uniti di migliorare i rapporti con Cuba.
A guidare lo zoccolo duro degli “scontenti” di questo riavvicinamento USA-Cuba, ci sarebbe, sempre secondo quanto riferito da Vaccara, uno dei candidati alla Casa Bianca, il repubblicano Ted Cruz, che da più giorni sta attaccando Obama, dichiarando la sua intenzione, in caso di una sua vittoria e se l’embargo verrà tolto, di tornare indietro su qualsiasi cosa Obama intenda intavolare con Cuba.
Guarda il video (dal minuto 5:12 al minuto 8:40 l’intervento di Stefano Vaccara):
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