Accordo raggiunto fra lo Stato di New York e una delle donne che ha accusato l’ex governatore Andrew Cuomo di abusi sessuali. Il caso che riguarda Brittany Commisso, ex assistente esecutiva, verrà archiviato con patteggiamento e un risarcimento da 450.000 dollari.
L’accordo prevede che Commisso non lavori per l’ufficio del governatore almeno fino al 2030 e che la cifra versata dallo Stato di New York venga divisa equamente fra la donna e i suoi avvocati. I legali di Cuomo, però, non sono d’accordo rilanciando che l’ex assistente abbia cercato il patteggiamento per evitare di testimoniare sotto giuramento, alludendo così alla possibilità che Commisso abbia detto il falso.
“L’accordo non è una rivendicazione. È una capitolazione per evitare la verità”, hanno accusato le avvocate di Cuomo, Rita Glavin e Theresa Trzaskoma.
Commisso sostiene che, a dicembre 2020, dopo essere stata chiamata nella Executive Mansion per una riunione ufficiale, Cuomo le abbia aperto la camicia e l’abbia palpeggiato un seno. Inoltre, l’ex assistente ha fatto causa anche all’amministrazione Hochul per aver ridotto il suo orario di lavoro e averle cambiato continuamente incarico dopo le dimissioni dell’ex governatore nel 2021.
Questa denuncia è raccolta in un atto ufficiale, firmato dalla procuratrice statale Letitia James, che conclude che l’ex governatore ha abusato sessualmente di undici donne in totale. Di queste, un altro caso, che coinvolge Charlotte Bennett, è stato archiviato in modo analogo, con un patteggiamento e un risarcimento da 450.000 dollari.
Cuomo ha sempre negato ogni accusa, ma nel 2021 di fronte alle forti pressioni si è ritirato dall’incarico di governatore e, in generale, dalla scena politica. Oggi è tornato e in settimana ha rilanciato la sua candidatura a sindaco di New York nelle elezioni amministrative di novembre.