È stato uno dei suoi capisaldi durante la campagna elettorale sei mesi fa. Ora che Michele de Pascale è presidente dell’Emilia-Romagna sta lavorando sul sistema sanitario della Regione, un’eccellenza in Italia, puntando a rafforzare anche i contatti con l’estero a partire dagli espatriati. Collateralmente al 2025 Summer Fancy Food, la fiera agroalimentare più importante degli Stati Uniti, de Pascale ha incontrato la comunità sanitaria emiliano-romagnola basata a New York.

Nell’ambiente suggestivo della Torrefazione Dell’Aria, dove i chicchi di caffè vengono trasformati in infuso e serviti direttamente ai clienti da un’idea di Michele Maturo, il presidente de Pascale ha analizzato con franchezza le criticità attuali del sistema sanitario emiliano-romagnoli. A fronte dei tagli da parte del Governo, la Regione ha cercato di mettere in atto delle operazioni di bilancio per sopperire a gravi mancanze. Non è tutto. “Oltre ai fondi – ha spiegato de Pascale –, mancano anche gli operatori sanitari. A livello nazionale, ogni anno fuggono all’estero almeno cinquemila infermieri, medici, ricercatori. Quindi è arrivato il momento di mettersi in contatto con i nostri connazionali espatriati per prendere ispirazione e creare una rete di supporto che favorisca i nostri progetti. L’obiettivo è creare una piattaforma per coloro che desiderano rientrare nel nostro Paese. Ci sono già delle opportunità, ma non sono abbastanza e spesso affrontarle da soli non è facile”.
Il sistema sanitario universale è sempre stato uno dei punti fondamentali della sua agenda politica, forse grazie al suo passato. “De Pascale – lo ha presentato Filippo Filicori, medico al Northwell Health che ha organizzato l’evento – ha frequentato qualche anno di medicina a Bologna prima di essere eletto al Senato accademico, quando è poi diventato chiaro che fosse destinato ad altro”. Prima Cervia poi Ravenna, in quanto sindaco ha dovuto affrontare una serie di ostacoli improvvisi, come la pandemia e l’alluvione del 2023, ed è sempre stato in prima linea cercando di rispondere alle necessità della comunità.

“Sono già stati fatti incredibili passi avanti negli ultimi anni – ha commentato de Pascale –. Abbiamo quattro atenei – Bologna, Ferrara, Parma e Modena-Reggio-Emilia – tramite i quali abbiamo sviluppato una rete importante e solida e che rispondono ad altrettanti istituti specializzati che sono diventati dei punti di riferimento a livello nazionale. Il nostro sistema sanitario ha dimostrato durante la pandemia di essere un’eccellenza da Parma a Rimini. Abbiamo aggiunto altri 360 medici, due nuovi programmi di formazione, ma dobbiamo ancora lavorare per ampliare la nostra attrattività”.