Meno di 24 ore dopo la protesta contro l’ICE a Foley Square, che si è conclusa con 86 arresti, quasi 150 attivisti di Palestinian Youth Movement e Jewish Voice for Peace hanno organizzato un sit-in nella lobby del palazzo dell’azienda di navigazione e logistica Maersk, a Midtown Manhattan.


A metà mattina, gli attivisti sono entrati nel palazzo fra la 45a Strada e Lexington Avenue sfoggiando magliette con slogan come “Stop all’invasione” e “Smettete di affamare Gaza”. A gran voce, chiedevano all’azienda di fermare il commercio di equipaggiamenti militari verso Israele e di favorire, invece, l’entrata di aiuti umanitari nella Striscia.
La manifestazione è stata interrotta dagli agenti della polizia newyorkese, chiamati dai dirigenti dell’azienda. Almeno cinquanta persone sono state sollevate di peso, trasportate a forza fuori sul marciapiede, bloccate con fascette serracavi e arrestate.


È solo l’ultima delle proteste pro-Palestina che si registrano in città. Martedì sera, sull’onda delle manifestazioni contro l’ICE in corso a Los Angeles, anche i newyorkesi sono scesi a Foley Square per opporsi alle deportazioni volute dall’Amministrazione Trump. Il corteo ha paralizzato l’area attorno a City Hall per diverse ore, fino a quando la polizia in tenuta antisommossa è intervenuta per disperdere i gruppi più agitati.