Un turista italiano è stato vittima di un incubo durato tre settimane proprio nel cuore di Lower Manhattan, a SoHo. In relazione all’accaduto, venerdì, è stato fermato un uomo di nome John Woeltz, investitore di criptovalute originario del Kentucky. Le accuse a suo carico sono di rapimento e aggressione.
Secondo la polizia di New York, il 27enne, in passato socio in affari dell’arrestato, arrivato dall’Italia il 6 maggio, sarebbe stato legato e torturato nell’appartamento di lusso in Prince Street, dove l’affitto mensile si aggira tra i 30.000 e i 40.000 dollari. Woeltz armato di una motosega, avrebbe messo in atto un sadico piano nel tentativo di ottenere le password dei suoi account. La vittima dopo essere riuscita a liberarsi, ferita e insanguinata, avrebbe chiesto aiuto a un agente del traffico, che ha immediatamente avvisato le forze dell’ordine.
Il momento dell’arresto è stato descritto da un testimone come caotico. Gli agenti, una volta entrati nell’abitazione, hanno trovato numerose foto Polaroid, destinate probabilmente ad estorcere denaro alla famiglia, che ritraevano il malcapitato legato e maltrattato, oltre a una pistola e diversi strumenti utilizzati per le sevizie. Secondo le fonti, il giovane sarebbe stato immobilizzato con un cavo elettrico, colpito con un taser mentre i piedi erano immersi in acqua, costretto a assumere cocaina e minacciato di subire l’amputazione degli arti con una motosega.
Due maggiordomi, che lavoravano nella residenza, sono stati interrogati dagli investigatori per chiarire eventuali dinamiche e sulla eventuale complicità della 24enne Beatrice Folchi, a sua presa in custodia per sequestro di persona e detenzione illegale di armi.
I residenti della zona si sono dichiarati sbalorditi dalla vicenda, il fermo di Woeltz rivela infatti una realtà sotterranea che contrasta con la patina di rispettabilità del quartiere: una vicenda tuttora avvolta nel mistero, con molti nodi investigativi da sciogliere.