A New York, le piccole botteghe di quartiere — le bodegas — stanno diventando laboratori di sicurezza comunitaria grazie a un programma pilota del Comune chiamato “Trained, Not Armed”. L’iniziativa punta a insegnare ai negozianti, spesso immigrati e non anglofoni, come gestire situazioni di tensione senza ricorrere alla forza o all’intervento della polizia.
Il progetto è sostenuto anche dall’Associazione dei Commercianti Yemeni-Americani e si affianca a un’iniziativa del sindaco Adams, da 1,6 milioni di dollari, per installare pulsanti d’allarme in 500 botteghe, in risposta a una recente ondata di crimini. Si tratta di dispositivi destinati alle bodegas situate in aree ad alta criminalità, collegati direttamente al comando centrale della polizia di New York per ridurre i tempi di risposta. La sfida: trasformare le bodegas da bersagli vulnerabili a presidi civici rispettati.
A proposito del programma, il New York Daily News ha raccontato quanto avvenuto durante un’esercitazione presso la bodega di Jabar Almontaser, nel Bronx. Aaron Jones, co-fondatore del Community Changing Fund – destinato a promuovere il cambiamento sociale e lo sviluppo comunitario nella città -, ha spiegato che, nel corso della simulazione in cui un finto cliente si comportava in modo aggressivo, Almontaser ha reagito correttamente: ha mantenuto la calma e ha parlato con gentilezza, senza provocarlo né cacciarlo.
“Dobbiamo capirci a vicenda”, ha detto Jones. “Vogliamo risolvere le cose prima che sia necessario chiamare la polizia.” La formazione arriva in un momento delicato per le bodegas, ancora alle prese con le conseguenze dell’aumento di furti e violenze dopo la pandemia.
“Ho cambiato il modo di vedere le persone”, ha detto Jabar Almontaser. “Le guardo come una famiglia e le tratto con rispetto.”