L’arte di Banksy è sempre stata un gioco di contrasti tra ironia e denuncia. ‘Battle to Survive a Broken Heart’ (‘Lotta per Sopravvivere a un Cuore Infranto’), il murale che sarà battuto all’asta il 21 maggio da Guernsey’s Auctions, è uno degli esempi più chiari di questo dialogo. L’opera, esposta al pubblico a Brookfield Place, nel quartiere di Battery Park a Manhattan, è nata nel 2013 su un edificio industriale di Red Hook, a Brooklyn.
Il murale raffigura un cuore rosso spezzato, ricucito da cerotti. Un’immagine apparentemente semplice, ma che racchiude un messaggio potente: il dolore non è solo rottura, ma anche guarigione. È l’essenza della resilienza, della capacità di ricostruirsi anche dopo una frattura irreparabile. Un significato che rispecchia profondamente la storia di Red Hook, storicamente legato al lavoro portuale da sempre segnato da trasformazioni e difficoltà, ma capace di reinventarsi e resistere.
Come molte opere di Banksy, ‘Broken Heart’ è stato lasciato alla mercé del contesto urbano. Nessuna vetrina a proteggerlo, né musei a garantirne l’intoccabilità. Nel tempo, il murale è stato oggetto di atti vandalici, e non solo. Dapprima una scritta spray, un atto di appropriazione, con il tag ‘Omar NYC’, seguita dalla frase ‘is a little girl’ in bianco e rosa. Poco dopo, ne è comparsa un’altra in nero: ‘I remember MY first tag’, che alcuni ipotizzano possa essere una risposta ironica dello stesso Banksy.
Poi, il gesto più violento: un residente, infastidito dall’attenzione che l’opera attirava, ha cercato di colpirla con una mazza. A quel punto, per evitare danni irreparabili, la famiglia Georgiadis, proprietaria dell’edificio su cui l’opera era stata realizzata, ha deciso di rimuoverla e conservarla. Un’operazione complessa, dati i 3 quintali e più di cemento, ma necessaria per salvarla.
Banksy, provocatorio e schivo, non ha mai reclamato un posto nei circuiti tradizionali dell’arte. Eppure, con il passaggio da murale di strada a opera battuta all’asta, ‘Broken Heart’ ha assunto un nuovo significato. Non è più solo il racconto di una ferita emotiva, ma anche il simbolo della fragilità della street art. Paradossalmente, il cuore spezzato che Banksy aveva dipinto per raccontare la guarigione si è ritrovato esso stesso bisognoso di protezione.
Ma soprattutto, Broken Heart è diventato una perfetta metafora di Red Hook. Così come il quartiere ha affrontato dure trasformazioni rimanendo vivo, anche il cuore spezzato dell’opera rappresenta il principio della resistenza e della ricostruzione.
Parte del ricavato della vendita sarà destinato a iniziative di ricerca sulla salute cardiaca, in memoria di Vassilios Georgiadis, il proprietario dell’edificio industriale su cui l’opera era nata, morto per un infarto. Un ulteriore significato per un murale che, nel tempo, ha smesso di essere solo un’opera di Banksy ed è diventato il testimone di una storia più grande.