25 anni dopo l’ultima volta, i New York Knicks torneranno a giocare le finali della Eastern Conference. Nella notte, gli uomini di Tom Thibodeau hanno eliminato in gara 6 i Boston Celtics campioni in carica, chiudendo una serie che è destinata a rimanere nella storia del basket della Grande Mela.
In un Garden strapieno e ruggente, i padroni di casa hanno letteralmente strapazzato gli ospiti, orfani della loro stella, Jayson Tatum, dopo la rottura del tendine d’Achille in gara 4.
Dopo aver perso la quinta partita in trasferta a Boston, con i Celtics sotto 3-2 nella seria, i Knicks sapevano di dover esprimere la loro migliore pallacanestro per strappare il passaggio del turno. Ed è proprio quello che hanno fatto.
Dopo un primo quarto molto equilibrato, chiuso sul +6, Jalen Brunson e compagni hanno dominato i campioni in carica con la loro difesa asfissiante, marchio di fabbrica di ogni squadra di Thibs, e con un attacco quanto mai prolifico, che ha visto l’intero quintetto titolare chiudere la gara in doppia cifra.
Nel secondo e nel terzo periodo, i Knicks sono stati un rullo compressore, riuscendo a piegare la favorita numero 1 al trono dell’Est.
L’ultimo periodo, con New York già avanti 92-5, è stata una pura formalità. 12 minuti di puro delirio, in cui il pubblico del Garden ha dato il via alla festa andata avanti fino a tarda notte.
La franchigia della Grande Mela ha archiviato la pratica Celtics con il risultato finale di 119-81, chiudendo la serie sul 4-2. Ancora una volta in questa post season, gli uomini simbolo dei Knicks non hanno deluso le aspettative. Jalen Brunson, il capitano silenzioso, ha chiuso la gara con 23 punti, così come OG Anunobi, giocatore duttile come pochi. 21 punti invece per Karl Anthony Towns, dominatore sotto le plance, e 22 per Mikal Bridges. Chiude con una tripla doppia da 10+11+11, infine, Josh Hart, per tutti in città “The Heart of New York”.

25 anni dopo l’ultima volta, dunque, la “banda Thibodeau” tornerà a giocare una finale di conference. Ironia della sorte, proprio come nel 2000, New York affronterà una delle sue rivali storiche, gli Indiana Pacers di Tyrese Haliburton, capaci di eliminare i Cleveland Cavaliers, dominatori assoluti della stagione regolare.
Lo scorso anno, furono proprio i gialloblu ad eliminare i Knicks dai playoff. Ma la serie del 2024 è stata solo l’ultimo capitolo di una rivalità incredibile, nata negli anni Novanta, quando il nemico numero 1 del Madison Square Garden si chiamava Reggie Miller. I duelli verbali tra il 31 dei Pacers e Spike Lee, immancabile a bordo campo, hanno segnato un’epoca per certi versi irripetibile.
Per alcuni tifosi newyorkesi, il “fantasma” di Killer Miller ancora aleggia sul Garden ogni qualvolta i Pacers arrivano in città. Tuttavia, il pubblico della Grande Mela comincerà a preoccuparsi di Haliburton e soci solo dalla prossima settimana.
Ora, infatti, è il momento dei festeggiamenti: ieri notte, migliaia di tifosi hanno riempito le strade nei pressi del Garden, celebrando l’eliminazione degli “odiati Celtics”, con l’Empire State Building sullo sfondo illuminato di blu e arancio. Dopo anni di nulla, New York ora sogna in grande.