I macchinisti ferroviari della New Jersey Transit hanno ufficialmente iniziato il loro sciopero, il più importante degli ultimi 40 anni, bloccando i treni pendolari e costringendo centinaia di migliaia di utenti a cercare altri mezzi di trasporto.
I membri del Brotherhood of Locomotive Engineers and Trainmen (BLET) avevano minacciato di scioperare qualora i dirigenti della NJ Transit e il sindacato non fossero riusciti a concordare nuovi termini e condizioni contrattuali per i lavoratori che guidano i treni.
Secondo il governatore del New Jersey, Phil Murphy, le parti sono state vicine a trovare un accordo definitivo. Tuttavia, l’incontro alla fine non è andato a buon fine. Tutti i treni della New Jersey Transit e il servizio MTA Metro-North West of Hudson hanno dovuto sospendere il servizio all’inizio dello sciopero, cominciato alle 00:01 di venerdì.
Nel corso di una conferenza stampa tenutasi giovedì sera, Murphy e il CEO di NJ Transit, Kris Kolluri, hanno incoraggiato i pendolari a lavorare da casa almeno nella giornata di oggi. Secondo quanto spiegato da Kolluri, i negoziati con il sindacato dovrebbero riprendere domenica mattina.
In settimana, il CEO si era detto piuttosto fiducioso sulla possibilità di trovare al più presto un accordo “equo e conveniente”, grazie al quale sarebbe stato possibile evitare lo sciopero. Giorni fa, invece, il presidente nazionale di BLET, Mark Wallace, aveva dichiarato che sono ormai trascorsi cinque anni da quando i tecnici ferroviari che lavorano per NJ Transit hanno ricevuto un aumento di stipendio.
I vertici del sindacato hanno spiegato che, attualmente, lo stipendio medio di un macchinista della società si aggira intorno ai 113.000 dollari l’anno. L’obiettivo principale del BLET era quello di portare tale cifra a quota 170.000 dollari. “Non posso continuare a dare soldi a destra e a manca per risolvere un problema. I soldi non crescono sugli alberi”, ha però ribadito lo stesso Kolluri.
“NJ Transit ha investito mezzo miliardo di dollari per una nuova sede elegante e 53 milioni di dollari per decorare gli interni di quell’edificio superfluo”, ha contrattaccato Wallace, “Hanno soldi per attici con vista e progetti a loro dedicati, ma non per i loro lavoratori in prima linea. Adesso basta. Resteremo fuori finché i nostri membri non riceveranno la giusta retribuzione che meritano”.
I funzionari della società hanno affermato che lo sciopero “sconvolgerà la vita di oltre 350.000 pendolari”, nel New Jersey ed a New York, e hanno elaborato un piano di emergenza che prevede il potenziamento del servizio di autobus per i pendolari che generalmente viaggiano in treno.
Tuttavia, anche con l’ampliamento del servizio autobus, NJ Transit ha affermato di “poter trasportare solo circa il 20% degli attuali clienti del trasporto ferroviario”.