Dopo 18 ore davanti alla giuria per il contro-interrogatorio, Cassie Ventura ha concluso la sua testimonianza nel processo contro il produttore discografico Sean “Diddy” Combs, accusato di violenze sessuali e psicologiche, traffico di droga e di esseri umani e associazione a delinquere, fra le altre cose. Nei prossimi giorni, al tribunale federale di Manhattan, parleranno anche la madre di Ventura, alcuni collaboratori stretti di Combs e almeno altre due donne che hanno denunciato l’uomo per coercizione. Il giudice Arun Subramanian ha annunciato che non verrà divulgata la lista completa dei testimoni per evitarne la manipolazione.
“Questa settimana – ha dichiarato l’avvocato di Ventura, Doug Wigdor, a suo nome – è stata estremamente impegnativa, ma anche edificante e terapeutica. Spero che la mia testimonianza abbia dato forza e voce ad altre survivor e che possa aiutare altri che hanno sofferto a parlare e a guarire dagli abusi e dalla paura. Per me, più guarisco, più riesco a ricordare. E più riesco a ricordare, più non dimenticherò mai”.
Il suo racconto, nonostante il dolore e la fatica, è sempre stato coerente e molto dettagliato, sostenuto da registrazioni delle violenze e messaggi che i due si scambiavano. Durante il contro-interrogatorio, la difesa ha cercato di soffermarsi soprattutto sulle conversazioni amorose che i due avevano, a volte affettuose, altre cariche di gelosia, altre ancora dai toni più freddi per organizzare un “Freak Off”, uno dei festini a base di orge, droghe e alcol che Combs gestiva. L’avvocata di Diddy, Anna Estevao, con le sue domande ha tentato di dimostrare che Ventura partecipasse consensualmente. L’ex cantante ha respinto: “Direi che amare i Freak Offs a quel punto erano parole vuote”.
È stata esaminata anche la prima denuncia depositata da Ventura a novembre 2023 e ritirata a pochi giorni di distanza. La donna, oggi 38enne e incinta all’ottavo mese, ha dichiarato che Combs ha pagato il suo silenzio per 20 milioni di dollari. Ma non è tutto. Secondo l’ex cantante, ci sarebbe stato un accordo precedente per 10 milioni di dollari con la catena alberghiera InterContinental, proprietaria dell’hotel dove il produttore discografico l’ha aggredita nel 2016 e di cui sono circolate le immagini delle telecamere di sicurezza.