La pioggia e il cielo nero hanno fatto da cornice perfetta alla conferenza sui due Macbeth di Giuseppe Verdi all’Istituto Italiano di Cultura a Park Avenue. L’evento è stato realizzato in collaborazione con Teatro Nuovo, la realtà newyorkese che promuove l’opera classica italiana fra i giovani artisti americani.
A condurre la conferenza è stato il direttore generale Will Crutchfield come introduzione al programma estivo di Teatro Nuovo. Per la prima volta dal XIX secolo, la compagnia porterà sul palco del New York City Center l’edizione iniziale di Macbeth, composta da Verdi nel 1847 con libretto in italiano scritto da Francesco Maria Piave e Andrea Maffei e dedicato al benefattore Antonio Barezzi.

È stata la prima opera di Verdi di ispirazione shakespeariana e, a differenza degli altri compositori che si basavano sugli autori a cui faceva riferimento Shakespeare, il maestro parmigiano prese spunto dall’originale in inglese pur non conoscendo la lingua.
La seconda versione venne composta in francese nel 1864, commissionata dal Théâtre Lyrique di Parigi. A differenza della prima che ha un tono più cupo e violento, il libretto venne ampliato, dando più spazio a Lady Macbeth nel terzo atto e modificando il finale con una morte fuori dal palco e un coro trionfale di sottofondo. All’epoca l’edizione del 1864 ebbe meno successo della prima, invece oggi è la più popolare.

Oltre al racconto dettagliato di Crutchfield, il pubblico ha ascoltato con fiato sospeso la soprano Alexandra Loutsion, che ha interpretato le diverse versioni del Macbeth (i due libretti di Verdi e l’originale di Shakespeare) mettendole a confronto per delineare così le differenze. A luglio la cantante interpreterà Lady Macbeth per Teatro Nuovo.