Un’aquila di granito rosa, imponente e centenaria, è tornata a sorvegliare Manhattan – o quasi. Dopo anni trascorsi nell’ombra di un magazzino, questa scultura storica è stata finalmente restituita alla città che l’ha vista nascere, volare (simbolicamente) e scomparire.
Parliamo di un pezzo d’arte urbana dal peso di ben 770 chili, una delle vere aquile originali che troneggiavano sull’originale Penn Station: il magnifico scalo ferroviario in stile Beaux Arts che, tra la Settima e l’Ottava Avenue, ha accolto milioni di passeggeri dal 1910 fino alla sua (ahimè) demolizione negli anni ’60, evento ancora oggi visto come uno dei più grandi sacrilegi architettonici di New York.
E no, non si tratta di una copia o di una rielaborazione artistica: questa è proprio una delle aquile autentiche, scolpita più di un secolo fa e sopravvissuta alla distruzione dell’edificio. Dopo decenni passati tra spostamenti e silenzi, oggi rivede la luce del sole e il traffico di Midtown.
Dopo aver sorvegliato anche la “nuova” Penn Station e fatto una fugace apparizione nella versione ampliata del terminal, l’aquila era stata nuovamente relegata nel dimenticatoio nel 2019, causa lavori titanici di riqualificazione urbana. Ed è proprio grazie a questo maxi restyling – un investimento da 2,4 miliardi di dollari firmato dal colosso immobiliare Vornado Realty Trust – che oggi l’aquila può tornare a farsi ammirare, questa volta tra la 33ª e la 34ª strada, incastonata come una gemma nella nuova piazza pedonale del cosiddetto “Penn District”.
Prima di tornare sotto i riflettori, la statua è stata meticolosamente restaurata, ma senza alterarne l’anima: a prendersene cura è stata Urban Art Projects – gli stessi dietro il restyling del celebre “Big Button” nel Garment District e delle statuette degli Oscar. Un tocco di glamour per un uccello che non ha mai smesso di guardare dall’alto.