Nel centro pulsante di Manhattan a New York, sotto le luci colorate di Times Square, un violento attacco nei giorni scorsi ha interrotto una serata di sport e spettacolo, trasformando il “Crocevia del mondo” in uno scenario da allarme metropolitano.
Circa una dozzina di giovani, ritenuti affiliati alla gang Los Diablos 42, propaggine della più temuta Tren de Aragua, l’organizzazione criminale transnazionale di origine venezuelana, si sono scagliati contro due agenti della NYPD, scatenando una rissa che ha riportato l’attenzione sui nodi irrisolti di immigrazione, sicurezza e criminalità urbana.
L’aggressione è avvenuta a pochi passi dal luogo dove si teneva un atteso incontro di boxe tra Ryan Garcia e Rolly Romero. I video delle telecamere di sorveglianza mostrano il gruppo che, dopo aver ostacolato l’intervento dei poliziotti contro un assalto già in corso, si è rivoltato contro di loro lanciando bottiglie e colpendoli fisicamente. Le autorità ritengono che molti dei coinvolti siano minorenni, uno avrebbe appena 12 anni e risiedano nei centri di accoglienza cittadini, incluso l’ex lussuoso Roosevelt Hotel oggi riconvertito a centro per migranti.
Le forze dell’ordine hanno riferito che quattro sospetti sono già stati arrestati, mentre prosegue la caccia ad almeno altri sette. Le accuse, per ora, vanno dalla sommossa alla tentata aggressione a pubblico ufficiale, fino al possesso criminale di armi. Molti dei fermati erano già noti per precedenti legati a rapine e furti con scasso, e sarebbero stati coinvolti anche in una serie di colpi messi a segno a Central Park durante l’estate del 2024.
Il NYPD ha condannato con fermezza quanto accaduto, definendolo un tragico promemoria dei pericoli quotidiani affrontati dalle pattuglie. Ha elogiato inoltre il lavoro degli investigatori, capaci di assicurare i primi responsabili alla giustizia già il giorno successivo ai fatti.
Il sindaco Eric Adams, che affronterà pubblicamente la questione nel corso di un briefing martedì, ha anticipato la sua posizione con una dura dichiarazione: non sarà tollerato nessuna violenza contro le forze dell’ordine, considerate un pilastro della sicurezza pubblica. Ha aggiunto che la città non arretrerà nella difesa del proprio ordine sociale.
A sollevare qualche perplessità è stata la presenza di agenti federali dell’Immigration and Customs Enforcement ICE nel distretto dove si svolgevano gli interrogatori. Alcuni osservatori hanno ipotizzato un coinvolgimento in indagini legate all’immigrazione, ma il NYPD ha chiarito che i federali si trovavano sul posto solo temporaneamente, per motivi logistici, ribadendo che il dipartimento non collabora alla gestione delle politiche migratorie civili.
L’episodio rievoca un precedente di pochi mesi fa, quando nel gennaio 2024 un altro gruppo di migranti aggredì agenti lungo la West 42nd Street, alimentando la polemica nazionale sulle città santuario e l’accoglienza. L’ombra lunga della Tren de Aragua, torna così a farsi notare nelle strade della Grande Mela, in un clima di crescente tensione sociale e politica.