Cosa si intende per “sistemi complessi”? È la domanda a cui hanno cercato di rispondere gli esperti invitati al Consolato Generale d’Italia a New York in occasione della giornata dedicata al ricercatore Davide Giri. Il giovane italiano, ricercatore alla Columbia University, venne ucciso a coltellate nel 2021 a Morningside Park.
Dopo l’introduzione del padrone di casa, il Console Generale Fabrizio Di Michele, gli speaker, moderati dal fisico Dario Corradini, hanno raccontato alla platea di giovani ricercatori, pionieri della scienza e investitori dove possiamo incontrare “sistemi complessi”, le loro applicazioni e i fenomeni psicofisici che ne derivano.

In particolare, la dottoressa Valeria Fascianelli del Center for Theoretical Neuroscience della Columbia University ha tenuto una breve lectio sulla geometria dei neuroni del cervello umano. Partendo dallo stesso argomento la dottoressa SueYeon Chung, Assistant Professor di Neural Science alla New York University, si è concentrata soprattutto sullo sviluppo dei modelli dell’Intelligenza Artificiale, spesso trattati come dei cervelli che possono acquisire conoscenza attraverso sistemi meccanici.

L’ingegnere Maurizio Porfiri, professore e direttore del Center for Urban Science and Progress alla New York University, ha presentato un progetto su cui sta lavorando insieme a un gruppo di ricercatori italiani. Lo studio parte dalla struttura di una spugna, la Euplectella aspergillum, che è in grado di trasformare il flusso dell’acqua. Il professore ha dimostrato che, se venisse applicata alla carena di una nave, potrebbe contribuire a risparmiare carburante.
Infine, il fisico Alessandro Vespignani, direttore del Network Science Institute alla Northeastern University di Boston, è partito dall’intreccio di diversi sistemi complessi per spiegare come si influenzano gli uni con gli altri, dal fenomeno della globalizzazione al comportamento di un singolo individuo, al rapporto dell’essere umano con l’AI e perché è importante studiarli, affrontarli. “Dobbiamo approfittare della complessità per comprendere i comportamenti, prevenire certi fenomeni e migliorarne altri”.