Nell’ultimo incontro di ITA Talks, la serie dell’Italian Trade Agency di New York che presenta i prodotti italiani insieme agli esperti del settore in vista del Summer Fancy Food di giugno, i protagonisti sono stati salumi presentati da Francesco Lupo, accompagnati dai vini rossi suggeriti dalla sommelier Susannah Gold.
“I dati delle esportazioni italiane nel settore agroalimentare – ha introdotto l’evento la direttrice dell’ufficio newyorkese Erica Di Giovancarlo – hanno toccato la cifra record di 8,6 miliardi di dollari nel 2024”.


Da 15 anni rappresentante del Consorzio di Prosciutto di Parma e brand ambassador di Ferrarini, Lupo ha sottolineato la differenza fra “salumi” e la parola inglese “salami”, spesso confusa dagli americani per la somiglianza dei termini. “Il primo indica la categoria fra prodotti lavorati cotti e crudi. Invece il secondo è un insaccato specifico, dove diversi tipi di carni sono state mischiate”.
Lupo ha ribadito l’importanza di educare il pubblico americano sulla qualità dei prodotti italiani. Solo spiegando loro il rapporto con il territorio, i processi di produzione e il sistema di classificazione (IGP e DOP) i consumatori possono comprendere e apprezzare l’unicità dei salumi italiani, ha spiegato l’esperto. “Negli ultimi anni, è aumentata questa consapevolezza, anche grazie al fatto che ha cominciato a diffondersi l’idea di mangiare bene per self-care, e ha contribuito in modo positivo alle vendite”. Fra i più venduti, il Prosciutto di Parma ha visto una crescita del 27%.
Gold, che ha un’esperienza ventennale nel settore vinicolo italiano, ha spiegato che l’abbinamento più immediato è carne e vini rossi. “Voglio precisare però che ci sono anche alcuni bianchi piuttosto versatili e che sta emergendo un nuovo sottogruppo: i rossi da servire freddi, per un aperitivo oppure come accompagnamento con il pesce”. Quello che emerge, secondo la sommelier, sia che si tratti di bianchi o di rossi, è “l’unicità del caso italiano: non ci sono altri Paesi con così tante varietà”.
L’evento è stato moderato da Andrew Cotto, direttore di Appetito Magazine, mentre il menù di assaggi con salumi, giardiniera e vini rossi e rosé è stato preparato dallo chef Fabrizio Facchini.