In un angolo appartato di Brooklyn, mentre la città lentamente si risveglia tra i tradizionali brunch e le sessioni di jogging, una piccola rivoluzione silenziosa prende forma. Decine di papà, armati di carrozzine, passeggini e pannolini, si ritrovano al McCarren Park per un appuntamento che diviene condivisione. Si tratta del Brooklyn Stroll Club, fondato da Joe Gonzales, trentaduenne neo padre, che ha trasformato una necessità personale in un fenomeno collettivo.
Quella che era iniziata come un’idea semplice, camminare con altri genitori per sentirsi meno soli è diventata rapidamente un’esigenza. Come riportato dal quotidiano statunitense New Tork Times i partecipanti arrivano da tutta la città, qualcuno persino dalle Catskills. Tra una battuta sulle pappe e notti insonni, i confronti scivolano sui mezzi a quattro ruote dei bebè e sui nuovi design importati dal Giappone. I legami si stringono in fretta e quello che unisce è soprattutto la volontà di essere presenti, consapevoli e i migliori per i loro figli.
Gonzales ha spiegato che, mentre le mamme hanno da tempo costruito reti solide di supporto, i padri spesso si trovano isolati. Lui stesso, non avendo amici con prole in città, ha sentito il bisogno di condividere il percorso con altri che vivevano la sua stessa condizione. L’appello è stato subito intercettato e oggi il suo canale Discord conta oltre mille membri iscritti.
Ogni evento è un successo annunciato. I biglietti gratuiti finiscono in pochi minuti, come ha raccontato un giovane che non è riuscito a prenotare il prossimo incontro. Anche durante l’inverno, quando il freddo costringe a luoghi blindati e con pochi posti disponibili, i papà non rinunciano a incontrarsi
Il sabato mattina, il gruppo attraversa le strade del quartiere con passo deciso e bambini al seguito. Niente pianti, solo sorrisi e racconti domestici spesso sulle compagne lasciate a casa. Arrivati allo spazio giochi Canopy, le scarpe volavo via e gli scambi e i consigli, iniziano a fluire.
C’è chi, si presenta dopo un turno di lavoro notturno, chi arriva in Uber da un altro distretto, ma tutti condividono lo stesso desiderio: crescere figli sani, rompere i vecchi schemi e non sentirsi più soli.
Rene Jimenez, assistente preside di una scuola privata, ha riferito che la paternità inizialmente lo aveva fatto sentire escluso. Ha spiegato quanto sia importante far parte di un collettivo di uomini che vogliono essere padri presenti, emotivamente coinvolti e capaci di spezzare i cicli educativi del passato.