Un elicottero è precipitato nel fiume Hudson intorno alle 15:15 di giovedì pomeriggio, vicino a Lower Manhattan. Durante una conferenza stampa congiunta, il sindaco di New York Eric Adams, NYPD Commissioner Jessica Tisch e il vicesindaco per Public Safety Kaz Daughtry hanno confermato che a bordo del velivolo c’erano sei persone: una famiglia in visita dalla Spagna, con tre bambini e il pilota. Purtroppo, sono morti tutti. Per il momento le identità non sono state rivelate in attesa di contattare il Consolato spagnolo.
Un testimone ha raccontato al New York Post di aver sentito un forte rumore e di aver visto il velivolo spaccarsi in due prima di precipitare nell’Hudson vicino al Pier 40 e a West Houston Street. I sommozzatori del Fire Department e le unità portuali del Police Department sono sul posto.
L’incidente fa sorgere domande sul perché il volo sia decollato, nonostante le condizioni meteo non fossero ottimali e i piloti spesso scelgano di non volare. “Nessuno pensa davvero che possa accadere qualcosa di così grave come un incidente, finché non succede davvero”, scrive Helen Krasner, pilota di elicotteri con 13 anni di esperienza. “Tuttavia, quando si tratta di volare, sia in aereo che in elicottero, la regola è che la tolleranza al rischio deve essere bassa. È molto meglio essere più sicuri che dispiaciuti, anche se ciò comporta un ritardo”.
Dal 1980, la città è stata teatro di circa 30 incidenti di elicotteri che hanno causato la morte di almeno trenta persone. Dopo una collisione a mezz’aria tra un elicottero e un piccolo aereo che ha causato la morte di nove persone nel 2009, la Federal Aviation Administration, l’agenzia federale che si occupa dell’aviazione, ha iniziato a richiedere l’obbligo di transponder su tutti i velivoli e, dal 2019, dei piani di volo.
Il fiume Hudson rimane una zona ad alto rischio per i voli a causa del traffico intenso condiviso da elicotteri, piccoli aerei e jet commerciali, oltre alla recente aggiunta di droni. L’attrattiva dei voli in elicottero come attrazione turistica. Le fonti indicano che il volo abbattuto giovedì era di tipo ricreativo. Il pericolo è accentuato anche dalla geografia dell’area, in quanto il fiume tra Manhattan e il New Jersey offre una stretta traiettoria di volo e il denso paesaggio urbano di Manhattan non offre la possibilità di far scendere i velivoli in sicurezza in caso di emergenza. Un altro rischio è il wind shear – un improvviso cambiamento di direzione e velocità del vento – che può essere causato dai grattacieli e compromettere la stabilità degli aerei.