Legislatori, funzionari locali e attivisti si sono riuniti lunedì pomeriggio davanti al Municipio di Brooklyn per discutere una proposta di legge statale che prevede l’installazione di dispositivi per rallentare le auto di coloro che superano i limiti di velocità anche dopo aver ricevuto diverse multe. La manifestazione fa seguito all’incidente di sabato che ha sconvolto la città: un automobilista con la patente sospesa è passato con il rosso sulla Ocean Parkway di Brooklyn, uccidendo una madre e le sue due figlie, di 6 e 8 anni, e lasciandone un terzo di 4 anni in condizioni critiche. L’uomo, che negli ultimi due anni aveva accumulato 21 multe per eccesso di velocità, 6 violazioni di telecamere sui semafori rossi (T-red) e altre 70 violazioni, è stato accusato di omicidio colposo, omicidio per negligenza e aggressione di secondo grado.
“Quando la gente si chiede come possa succedere, noi lasciamo che accada più e più volte”, ha dichiarato il senatore dello Stato di New York Andrew Gounardes. Lui e la deputata Emily Gallagher hanno proposto la legge “Stop Super Speeders”, che prevede l’installazione di dispositivi per limitare la velocità sui veicoli di coloro che hanno accumulato 11 o più punti sulla patente in un periodo di 24 mesi o che ricevono sei multe per autovelox o T-red in un anno.
Gounardes ha poi spiegato che il disegno è modellato sulle leggi esistenti relative ai dispositivi di blocco dell’accensione (cioè un “etilometro” collegato all’accensione di un veicolo) presenti nella maggior parte degli Stati e prevede sanzioni penali simili per i conducenti che tentano di eludere il device, sia guidando l’auto di qualcun altro che non ne è dotato, sia manomettendo quello che è stato installato sul proprio veicolo.
I dispositivi sono programmati con la posizione attuale dell’auto e con le informazioni relative al limite di velocità in vigore, che si alza e si abbassa autonomamente quando il veicolo si immette o esce da un’autostrada.

La deputata Gallagher ha definito la tecnologia “fantastica” descrivendo la sua esperienza a bordo di un’auto equipaggiata con il dispositivo fatta l’anno scorso. “Funziona in tutto il mondo. Inserire questo aggeggio nelle auto che impedisce di eccedere con la velocità è un intervento apprezzato dappertutto”. Nel 2022, l’Unione Europea ha ufficialmente adottato un mandato che richiede a tutti i nuovi veicoli venduti nei 27 Paesi membri di includere una tecnologia che impedisca ai conducenti di superare i limiti di velocità quando attivata, anche se può essere spenta a piacimento. L’anno scorso, la Virginia è diventata il primo Stato americano ad approvare una legge a riguardo.
Nonostante le forti argomentazioni dei legislatori statali, che sembravano aver raccolto il sostegno dei candidati a sindaco di New York come Zellnor Myrie e Brad Lander, la proposta è rimasta in sospeso per due anni senza un chiaro percorso di approvazione. Gounardes sostiene che la riluttanza della gente ad accettare un “approccio nuovo” come questo l’ha frenata e che purtroppo la questione torna a essere discussa pubblicamente solo sulla scia di una terribile tragedia come quella di sabato scorso.
Il deputato Michael Novakhov, che rappresenta la comunità ebraica ortodossa di Gravesend, dove è avvenuto l’incidente, non è d’accordo. Interrogato da Streetsblog sulla misura in occasione del funerale delle vittime, ha cercato di screditarla, così come altri sistemi attualmente in vigore per limitare l’eccesso di velocità. “Quello che non mi piace della proposta – ha detto – è che 6 infrazioni al semaforo rosso o al limite di velocità in un anno [fanno scattare l’installazione del limitatore]. Penso che sia troppo poco. Qualsiasi automobilista può avere più di sei infrazioni. A volte non si vede la telecamera. A volte ci sono situazioni in cui bisogna accelerare un po’. A essere sincero, sono contrario alle telecamere perché ce ne sono troppe”. Altri partecipanti al lutto hanno dissentito con veemenza: “Come si può dire una cosa del genere dopo questa tragedia?”.
Il conducente dell’incidente di sabato andava a 11 miglia all’ora oltre il limite di velocità di 25 miglia all’ora. Anche se 25 e 36 miglia all’ora possono sembrare ridotte – corrispondono a 40 km/h e 57 km/h, rispettivamente -, per quanto riguarda la sicurezza dei pedoni sono due mondi a parte. Secondo un rapporto del 2011 della AAA Foundation for Traffic Safety, un pedone ha circa il 70% di probabilità in più di essere ucciso se viene colpito da un veicolo che va a 30 miglia orarie rispetto a uno che va a 25 miglia orarie.
Mentre la proposta di legge “Stop Super Speeders” affronta lo scetticismo di un’opinione pubblica preoccupata da una misura che considera prepotente o invasiva, Gallagher ha preso in considerazione il problema degli automobilisti recidivi, paragonando la loro incapacità di aiutarsi ad altre forme di dipendenza. “Le persone che sono dipendenti dall’eccesso di velocità troveranno un modo per guidare e sfrecciare di nuovo”, ha detto durante la manifestazione. “È una scarica di adrenalina. È una cosa chimica e dobbiamo trattarla come una cosa chimica”.