La splendida sala di Cipriani 42 ha accolto diplomatici, manager, stilisti, ma soprattutto studenti, insegnanti e famiglie italiane e italo-americane per celebrare il gala annuale della Scuola d’Italia Guglielmo Marconi. La serata è stata un successo, alternando consegna dei premi alla performance del controtenore Anthony Roth Costanzo, all’asta con l’avvocato Giovanni Spinelli a sostegno dell’attività dell’istituto italiano di New York, grazie all’organizzazione puntuale della Chair del gala Francesca Verga, anche Vice Chair del board of Trustees della Scuola. A moderare l’evento, la compositrice e pianista Cristiana Pegoraro.



“Questa sera vogliamo celebrare la comunità della Scuola d’Italia — ha commentato il preside Michael Cascianelli ai microfoni de La Voce di New York a margine della serata —. È una comunità fatta di tante persone, innanzitutto i genitori, ma anche tutti coloro che credono nella nostra visione, che è multiculturale e che rappresenta l’Italia a New York”.
Sul palco è intervenuto anche il Console Generale d’Italia a New York Fabrizio Di Michele, che è stato insignito del premio speciale “Global Diplomacy and Leadership Award” per la sua attività di questi anni nella Grande Mela. “Quando sono arrivato quattro anni fa, ricordo che a causa del Covid la Scuola era chiusa. Appena hanno avuto la possibilità, hanno ricominciato a lavorare sodo per arrivare dove sono oggi: un’istituzione per la cultura italiana a New York”.


A Nick Donofrio, per 40 anni dentro IBM, è stato consegnato l’“Innovation and Technology Award”. “Per quello che ho vissuto, per quello che ho fatto, per quello che ho visto come nipote di immigrati italiani — ha confessato a La Voce di New York —, a ogni possibilità che ho per celebrare le mie origini, i successi, i fallimenti e le opportunità che il futuro ha in serbo io partecipo”. Donofrio è la terza generazione di italiani a essere negli Stati Uniti e ha ricordato con commozione i suoi nonni: “Hanno abbandonato tutto quello che avevano per venire qua. Io sono nato e cresciuto nel cuore della Hudson Valley, con mio padre che non si è mai diplomato e mia madre che, invece, lo ha fatto a 16 anni, ma che non ha potuto proseguire”.


Francesca Leoni, Chief Brand Officer di Michael Kors, ha ricevuto l’“Excellence in Fashion Communication Award”, per la straordinaria carriera nel settore moda. È stata un alunna della Scuola d’Italia negli anni Ottanta. A Valentina Arena, professoressa di Storia Antica all’Università di Oxford, è stato dato l’“Academic Excellence Award” per aver influenzato il modo di fare ricerca e di insegnare. Alla stilista Stella Jean è stato consegnato l’“Excellence in Fashion Design, Sustainability, and Cultural Exchange Award” per l’impegno costante nel rendere l’industria della moda più inclusiva e sostenibile. Infine, Dario Calogero è stato insignito del “Economics and Entrepreneurship Award” per aver fondato la Maya Investments Limited e l’iniziativa patrocinata dal Consolato Generale Italian Innovation Initiative/New York City.
Dal 1977, la Scuola d’Italia è un’eccellenza nel cuore di Manhattan, che offre l’opportunità agli studenti di parlare correntemente due lingue, di ottenere un doppio diploma, valido sia negli Stati Uniti che in Italia, e di cominciare a muovere i primi passi nelle due realtà lavorative, quella americana e quella italiana. Non solo: spesso studiare all’istituto Guglielmo Marconi significa anche riscoprire le proprie radici e proseguire la legacy familiare.