Una serata tutta al femminile alla Foreign Policy Association, che ha celebrato la pr internazionale Giosetta Capriati e la direttrice esecutiva del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA) Natalia Kanem con una lecture sul ruolo della condizione femminile.
L’idea è nata dal presidente e CEO del tink-tank più longevo d’America, Noel Lateef, già sottoscrittore di un accordo di partnership con UNPFA. “Quando è stato il momento di organizzare – ha spiegato Capriati – ho deciso di voler celebrare l’empowerment of women”. Marzo è il mese delle donne, come ha ricordato Kanem, e ricorre anche il trentesimo anniversario della Quarta Conferenza Mondiale sulle donne a Pechino, l’ultimo incontro di una serie dove è stata adottata un’agenda per l’emancipazione femminile.

Le due donne hanno condiviso la propria esperienza con un pubblico di eccellenze, dal Rappresentante Permanente d’Italia ONU Maurizio Massari alla Rappresentante Permanente di Monaco ONU Isabelle Picco; il Rappresentante Permanente del Vaticano ONU Monsignor Gabriele Caccia; il Console Generale d’Italia a New York Fabrizio Di Michele; l’ambasciatore Giampiero Massolo, presidente di Mundys; la direttrice dell’Italian Trade Agency-NY Erica Di Giovancarlo; il maestro pasticcere Nicola Fiasconaro.
Lateef ha presentato Giosetta Capriati come una donna “che riesce a raggiungere tutto quello che si mette in testa”. Questo spirito determinato si riflette in tutta la sua vita e Giosetta, con tante foto e in modo dettagliato, ha raccontato i momenti più importanti della sua carriera. Da quando è approdata negli Stati Uniti alla fine degli anni Sessanta a bordo di una nave, con altri 300 studenti borsisti della Fulbright, per studiare alla Brandeis University all’ultimo incontro alla Casa Bianca con il presidente Joe Biden per presentargli il panettone Fiasconaro durante un gala di Natale.

Per vocazione, Capriati si è sempre divisa fra americani e italiani per difendere l’identità degli uni e degli altri e abbattere qualsiasi pregiudizio. Per questo motivo, il suo impegno è stato diffondere la cultura italiana in più ambiti possibili, dai musei (come MoMA a New York e Peggy Guggenheim a Venezia) alla moda, ad attività umanitarie all’interno delle Nazioni Unite, alle collaborazioni con l’Italian Trade Agency e la Foreign Policy Association.

Durante la lecture, la direttrice esecutiva di UNFPA ha dichiarato che a oggi la situazione delle donne nel mondo è in stallo. Dalla Quarta Conferenza Mondiale a Pechino sono stati registrati molti progressi, come per esempio il fatto che oltre 160 Paesi hanno leggi sulla violenza domestica o la possibilità di accedere a contraccettivi più facilmente. “Tuttavia, a causa dei conflitti, della pandemia, delle crisi umanitarie – ha detto Kanem – ci sono ancora disuguaglianze, donne che rinunciano o mettono in pausa la propria carriera per dedicarsi alla famiglia, dei posti dove le donne sono ancora in pericolo”. Quindi Kanem ha rilanciato un invito a tutta la platea: “Dobbiamo investire sulle donne, dare loro la possibilità di raggiungere le loro aspirazioni, perché è stato provato che per ogni dollaro investito su una donna ne ritornano almeno tre. E non solo: migliorano di conseguenza le condizioni di tutti gli altri cittadini”.