Scontro al calor bianco fra la governatrice di New York Kathy Hochul e il presidente Trump, che ha annunciato lo stop del “congestion pricing” a New York City (una tassa sul traffico simile all’Area C di Milano). Trump ha fatto revocare al Dipartimento dei Trasporti l’approvazione della tariffa, Hochul ha replicato che lo sfiderà in tribunale e che il sistema rimarrà in vigore per il momento.
Il presidente ha commentato online la decisione del ministero scrivendo su Truth Social (la piattaforma di social media di cui è in parte proprietario): “IL CONGESTION PRICING È MORTO. Manhattan, e tutta New York, è SALVATA. LUNGA VITA AL RE!”. L’account ufficiale della Casa Bianca ha poi ripubblicato la sua dichiarazione, insieme a una finta copertina della rivista Time con Trump che indossa una corona.
Parlando in conferenza stampa insieme all’amministratore delegato dell’MTA Janno Lieber e al suo consigliere Brian Mahanna, Hochul ha avuto parole molto dure per Trump e il segretario ai Trasporti Sean Duffy. “New York non è stata sottomessa a un re da oltre duecentocinquant’anni”, ha detto Hochul, “e di sicuro non inizieremo ora”. Hochul ha anche accusato Trump di aver varato un “piano vendetta” contro il suo Stato e ha giurato di “non cedere, né ora né mai”.
Hochul si è scagliata contro il Segretario ai Trasporti Sean Duffy ricordando il suo passato come concorrente di reality show, dove apparì in una serie di programmi tra il 1997 e il 2002. “Questo non è il Real World, Sean”, ha detto, riferendosi a uno show. “È la vita reale dei newyorkesi, non dimenticarlo”.
“New York non tornerà indietro”, ha detto Janno Lieber. “Abbiamo sofferto per gli ingorghi per 60 anni, con un costo di miliardi per la nostra economia. Sapete cosa sta aiutando la nostra economia, cosa sta rendendo New York adesso un posto migliore? Il congestion pricing”. Ha poi elencato i risultati positivi del programma, come il fatto che il traffico pedonale è aumentato nella zona di applicazione della tariffa, e il traffico automobilistico è diminuito; un recente sondaggio dimostra che il 70% dei pendolari in auto lo approva. Il congestion pricing, ha detto, è un pilastro cruciale per il finanziamento delle infrastrutture dei trasporti pubblici newyorchesi (MTA), e i fondi raccolti sono stati inseriti nel loro recente piano di investimenti.
Sia la governatrice che il suo consulente, Brian Mahanna, hanno dichiarato che “le telecamere resteranno accese”. Mahanna ha spiegato che il programma continuerà mentre lo Stato cerca di ottenere da un giudice federale una sentenza che affermi che il programma è legale, essendo stato pienamente autorizzato da tutte le autorità competenti.
“Ci aspettiamo che il giudice si pronunci a nostro favore”, ha detto Mahanna. Il Dipartimento federale dei trasporti aveva concordato il programma con l’MTA nel 2019, anche se all’epoca l’amministrazione Trump, al primo mandato, ne aveva bloccato l’attuazione. Era entrata in vigore seriamente solo dopo l’insediamento del Presidente Biden nel 2021.
Dietro la vicenda c’è la politica contro l’immigrazione dell’amministrazione Trump. New York, uno “Stato santuario”, concede la patente anche agli immigrati senza permesso di soggiorno. Nel 2019 l’allora governatore Cuomo aveva accusato la Casa Bianca voler punire lo Stato per non aver fornito le informazioni sulle patenti di guida alle autorità federali per l’immigrazione. La questione oggi è più viva che mai.