A partire dal 5 gennaio 2025, decine di migliaia di automobilisti newyorkesi che entrano a Midtown Manhattan dovranno pagare un pedaggio di 9 dollari. A dare il via libera al nuovo piano di “congestion pricing” proposto dalla governatrice Kathy Hochul è stato lunedì il consiglio di amministrazione della Metropolitan Transportation Authority (MTA), l’ente che gestisce il trasporto pubblico newyorkese, con 12 voti favorevoli e uno contrario.
Il piano prevede aumenti graduali della tariffa: dai 9 dollari iniziali per immettersi sulla 60esima strada si passerà a 12 dollari nel 2028, e infine a 15 dollari entro il 2031. Denaro che verrà incanalato verso un ambizioso piano quinquennale di investimenti dell’MTA, pari a 68 miliardi di dollari. Ma il pedaggio dovrebbe portarne “solo” 35, e così per racimolare i restanti 33 miliardi, spiega il responsabile del bilancio statale Blake Washington, potrebbero rendersi necessarie nuove imposte o tariffe aggiuntive.
“Questa decisione rappresenta un momento storico per l’MTA e per la città di New York,” ha dichiarato Janno Lieber, presidente dell’autorità dei trasporti. “Ridurre il traffico a Manhattan è vantaggioso non solo per i pendolari e i conducenti, ma anche per le imprese. Se si risparmiano 10, 20 o persino 30 minuti negli spostamenti, il tempo guadagnato si traduce in denaro.”
Hochul aveva già annunciato il suo sostegno al congestion pricing lo scorso anno, salvo poi effettuare un clamoroso passo indietro a pochi giorni dalla prevista applicazione. Il pedaggio, secondo la governatrice, rappresenta un’opportunità per finanziare i miglioramenti al sistema di trasporti pubblici e affrontare il problema del traffico cronico di Manhattan.
Secondo le stime dell’MTA, ogni giorno circa 143.000 veicoli accedono all’area interessata dal pedaggio, mentre 6,5 milioni di persone utilizzano i mezzi pubblici. Lieber ha sottolineato come i fondi raccolti serviranno a migliorare metropolitane e treni suburbani, incentivando gli automobilisti a scegliere il trasporto pubblico.
“Non lasciatevi ingannare da chi dipinge questo piano come una sorta di catastrofe urbana,” ha aggiunto Lieber. “Il sistema di trasporti pubblici di New York è già più sicuro di quelli di molte altre città americane. L’obiettivo è migliorarlo ulteriormente e rendere gli spostamenti più efficienti per tutti.”
Non mancano però le contestazioni. Per alcuni, il congestion toll rappresenta un’ulteriore tassa sui lavoratori che dipendono dall’auto per spostarsi. “Non posso votare a favore,” ha dichiarato David Mack, unico membro del consiglio MTA ad opporsi al piano. “Esistono altre fonti di entrata che potrebbero essere tassate, generando più di un miliardo di dollari senza gravare così tanto sui pendolari.”
Molti critici, inclusi politici sia democratici sia repubblicani, hanno promesso battaglia legale contro il progetto, già oggetto di numerosi ricorsi presentati nei tribunali statali e federali. E alcuni temono che l’approdo di Trump alla Casa Bianca possa rimettere in discussione le autorizzazioni federali già concesse
Lieber, tuttavia, si è detto fiducioso: “Le approvazioni federali sono solide e non credo possano essere annullate facilmente da una futura amministrazione,” ha spiegato ai giornalisti.