A Rochester, nel nord dello Stato di New York, migliaia di elettori hanno fatto ore di fila per votare in un luogo simbolico: la dimora di Susan B. Anthony, storica suffragetta e simbolo del movimento per i diritti delle donne.
Quest’anno, per la prima volta, la casa-museo che fu l’abitazione di Anthony è stata scelta come seggio elettorale per il voto anticipato, rendendo omaggio all’eredità della donna che fondò la National Woman Suffrage Association e che lottò tutta la vita per il diritto di voto femminile.
Il sito è da sempre un luogo di pellegrinaggio, ma con la candidatura alla vicepresidenza di Kamala Harris, il simbolismo dell’edificio ha assunto un significato ancor più rilevante per molti elettori. Dopo aver votato, in numerosi hanno proseguito fino al cimitero Mount Hope per lasciare l’adesivo “ho votato” accanto alla tomba di Anthony, un omaggio sentito alla sua figura e al suo instancabile impegno.
Oltre 150 anni fa, Anthony radunò un gruppo di donne davanti alla sua residenza in Madison Street per condurle in uno dei primi tentativi di elezione. Era il 1872, e nonostante il suo voto fosse stato contestato e lei stessa arrestata, quell’atto di coraggio divenne un simbolo della lotta per l’uguaglianza. “Ci sono stata, me ne sono andata e l’ho fatto,” scrisse in una lettera che celebrava quell’impresa. “Aspettiamoci una bella agitazione a Rochester.”
Deborah Hughes, presidente del museo che commemora Anthony, ha raccontato come la decisione di rendere la casa un seggio elettorale rappresenti un naturale proseguimento dell’impegno dell’attivista per la partecipazione civile e l’inclusività. “Al centro della visione di Susan B. Anthony vi era l’idea che la democrazia potesse funzionare solo se rappresentava tutti i cittadini,” ha sottolineato Hughes. “Ha speso la sua vita per portare più persone possibili alle urne.”
L’organizzazione che gestisce l’istituzione nacque nel 1945, quando un gruppo di donne di Rochester temeva che la memoria della battaglia per il diritto al voto potesse svanire. Da allora, l’obiettivo di mantenere viva l’eredità di Anthony ha portato il museo a stabilire una collaborazione con la contea di Monroe per includere il sito come seggio elettorale.
Durante il primo weekend, circa 1.400 persone hanno votato nella storica rimessa per carrozze della casa-museo. “Spero che chi vota qui senta di fare qualcosa di importante,” ha concluso Hughes. “Il voto è potente.” La residenza resterà seggio elettorale fino al 3 novembre, e aprirà i propri spazi anche ai visitatori, invitati a esplorare il percorso della suffragetta attraverso il tour guidato.
La visita include anche una scultura in bronzo intitolata “Let’s Have Tea”, nel vicino parco dedicato all’attivista, in cui viene ricordata l’amicizia con l’abolizionista Frederick Douglass. A pochi isolati di distanza, un’urna commemorativa segna il punto esatto in cui Anthony espresse il suo primo e unico voto.
