Più di 140.000 elettori newyorkesi si sono recati ai seggi nel primo giorno di voto anticipato nella Grande Mela – quasi il doppio (+50.000) rispetto ai numeri del “Day 1” delle elezioni presidenziali del 2020. A comunicarlo è stata la Commissione Elettorale cittadina sui social media subito dopo la chiusura dei seggi.
Il distretto di Brooklyn ha visto il numero maggiore di votanti, con 40.289 persone, seguito da Manhattan con 38.237, Queens con 31.671, il Bronx con 16.462 e Staten Island con 13.486.
La massiccia affluenza riflette un forte desiderio di partecipazione civile, come evidenziato dalle lunghe code in alcuni dei seggi più affollati, come il Rochdale Village Community Center a Queens, dove gli elettori hanno dovuto attendere fino a 50 minuti per esprimere il proprio voto.
Dietro la mobilitazione dei 140.145 votanti si celano motivazioni diverse. Mike Shannon, ex tenente di polizia in pensione di 65 anni, ha sottolineato al Gothamist l’importanza di votare a prescindere: “Cerco sempre di farlo in anticipo, indipendentemente dall’elezione. Tanti hanno sacrificato tanto per garantirci questo diritto.” Lui ad esempio ha deciso di sostenere Kamala Harris, ritenendola più qualificata rispetto a Donald Trump.
La salute delle donne e i diritti riproduttivi sono temi ricorrenti nelle conversazioni tra gli elettori. Kersana Ward, assistente sociale di 36 anni, sostiene di aver votato per proteggere l’assistenza sanitaria femminile. “Harris è un’educatrice e rappresenta una donna per il popolo,” ha commentato. Tricia Haynes, insegnante di Springfield Gardens, ha condiviso il proprio punto di vista insieme a suo figlio Trison. Pur non volendo svelare a chi abbiano accordato la preferenza, Trison ha menzionato le questioni di politica estera come discrimine tra un candidato e l’altro, mentre Haynes ha evidenziato la necessità di tutelare i diritti delle donne, in particolare per garantire a sua figlia adolescente la possibilità di fare scelte autonome riguardo al proprio corpo.
Domenica i seggi riaprono alle 8:00 di mattina e chiudono alle 17:00. Storicamente lo Stato di New York – e in particolar modo New York City – è considerato una roccaforte democratica, avendo votato in massa per i candidati progressisti nelle ultime nove elezioni. L’ultima volta che a vincere fu un repubblicano risale al 1984 con Donald Reagan.