Un giudice della Corte d’Appello di New York ha sospeso temporaneamente i controversi piani di sfratto della città per l’Elizabeth Street Garden, lo spazio verde di Nolita, che dal 2021 è al centro di un caso legale.
L’interruzione sarà valida fino al 30 ottobre, e darà agli abitanti del quartiere e ai visitatori un po’ più di tempo per godersi la sua vegetazione.
Tuttavia, il futuro del terreno rimane incerto. Secondo il direttore del giardino, Joseph Reiver, la città è determinata a proseguire con il progetto edilizio, nonostante siano state inviate al sindaco Eric Adams, oltre un milione di lettere per chiedere di fermare il piano.
L’orto urbano ha trovato sostegno anche in personaggi di spicco come Robert De Niro, Martin Scorsese e Patti Smith, che hanno espresso il loro disappunto sulla decisione di trasformare lo spazio in un complesso abitativo.

Il Dipartimento per la conservazione e lo sviluppo degli alloggi, HPD, di New York vuole convertire il lembo di terra di proprietà pubblica affittato dal 1991 in un palazzo che sarà chiamato “Haven Green”, che offrirà 123 unità abitative a prezzi accessibili agli anziani appartenenti alla comunità LGBTQ+ e altre categorie vulnerabili, con zone aperte e programmi intergenerazionali, con l’obiettivo di affrontare la crescente crisi abitativa.
Lo scorso maggio, era stato il giudice Richard Tsai, a stabilire che il parco fosse sgomberato entro il 10 settembre e aveva ordinato all’organizzazione no-profit che lo gestisce di pagare pure 95.500 dollari di arretrati. Tuttavia, i sostenitori del polmone verde avevano presentato un ricorso, e lanciato anche una campagna per fermare il progetto.
Nonostante ciò, il sindaco Adams e i funzionari dell’HPD sono intenzionati a portare aventi la pianificazione nel minor tempo possibile. Il primo cittadino ha affermato che, sebbene il giardino sia un luogo piacevole, è ancora più importante creare alloggi per i cittadini in difficoltà.
Nel frattempo, il consigliere comunale Christopher Marte cerca di mediare un accordo per spostare i lavori su un’altra area. Ritiene infatti ci siano soluzioni alternative che potrebbero conciliare entrambe le parti.
La disputa, intanto, continua. Un portavoce del municipio ha ribadito che la tutela del giardino ha ostacolato per anni i tentativi della città di costruire case in un momento in cui la Big Apple si trova a dover affrontare una grave emergenza.