A New York, la necessità di alloggi spinge continuamente a cercare nuove soluzioni, ma a Crown Heights, un quartiere di Brooklyn, una proposta per la realizzazione di un grattacielo ha acceso grandi dibattiti.
Il progetto, che prevede la costruzione di un edificio di 14 piani con centinaia di appartamenti, ha incontrato un ostacolo nel celebre Brooklyn Botanic Garden. Il palazzo infatti rischia di proiettare ombre su una preziosa collezione di piante rare, tra cui orchidee e alberi di ficus, mettendone a rischio la sopravvivenza.
La vicenda, che focalizza il delicato equilibrio tra sviluppo urbano e conservazione, è diventata un tema scottante nella politica cittadina. I responsabili del parco temono infatti che la conseguente mancanza di luce possa compromettere la fioritura di molte specie, che dovrebbero essere trasferite.
Il presidente del Brooklyn Botanic Garden, Adrian Benepe, ha spiegato di essere in cerca di strategie per proteggere la vegetazione senza ostacolare la costruzione degli alloggi, ma sottolinea che la salvaguardia del giardino dovrebbe rimanere una priorità. Anche la consigliera comunale Crystal Hudson ha espresso riserve sull’impatto delle ombre e sull’accessibilità economica degli appartamenti previsti, nonostante la necessità di nuovi alloggi.
La proposta attuale che è stata portata in Consiglio Comunale è frutto di anni di discussioni. Il voto decisivo per confermare o bloccare la realizzazione del palazzo è atteso il mese prossimo.
Il piano originale che prevedeva la costruzione di 475 appartamenti, di cui circa un quarto riservato a famiglie a basso reddito, è stato già ridimensionato in 355 unità, per limitare i danni sull’area verde. Tuttavia, anche la nuova pianificazione ha sollevato resistenze fra i sostenitori del polmone verde, che chiedono un’ulteriore riduzione. Una soluzione che prevedeva l’installazione di luci artificiali a sostegno delle piante ombreggiate è stata rigettata dagli ambientalisti.
I costruttori hanno però specificato che una diminuzione ulteriore degli appartamenti renderebbe il progetto economicamente insostenibile. Il rischio, quindi, è che l’edificio possa essere costruito solo come appartamenti di lusso, mentre la priorità per la città sono le abitazioni più economiche.
Anche la consigliera comunale Crystal Hudson ha espresso riserve sull’impatto dell’ombra del palazzo e sull’accessibilità economica degli appartamenti previsti.
Da quando, negli anni ’90, furono imposte restrizioni edilizie attorno al parco, l’area circostante è diventata sempre più richiesta. Il valore degli affitti dal 2010 è salito di oltre il 50% e ha portato a una crescente pressione sul mercato immobiliare locale.