Il sindaco di New York Eric Adams è stato incriminato per reati federali di corruzione, frode e sollecitazione di donazioni illegali all’estero per la sua campagna elettorale.
L’atto d’accusa, che è stato desecretato questa mattina, è il risultato di una indagine avviata dagli inquirenti federali nel 2021 e incentrata sulla cospirazione del sindaco con il governo turco per ricevere doni in cambio della sua amicizia. Viene contestato ad Adams di aver convogliato donazioni straniere illegali attraverso finanziatori fittizi con sede negli Stati Uniti. Secondo l’accusa, le aziende sono anche riuscite ad aggirare i limiti delle offerte per il finanziamento delle campagne elettorali, incanalandole attraverso diversi dipendenti.
In tutto, i capi di accusa sono cinque. Adams è imputato di aver accettato “viaggi internazionali di lusso da ricchi uomini d’affari stranieri e da almeno un funzionario turco che cercava di trarre vantaggio da questi favori”. Inoltre, non solo ricambiava le “cortesie”, “ma in un puerile tentativo di mimetizzare i generosi regali che gli venivano fatti, ha rimborsato una cifra irrisoria per poter dimostrare che non si trattava di donazioni, ma di sconti che gli venivano concessi”. Adams si costituirà domani a mezzogiorno nella corte federale di Manhattan davanti al magistrato Katharine Parker dove sarà formalmente incriminato.
“Il sindaco Adams – ha affermato il procuratore federale Damian Williams nel corso di un incontro con i giornalisti – ha accettato questi regali, nonostante sapesse che erano illegali e nonostante sapesse che questi doni erano delle tangenti mal celate da parte di un funzionario del governo turco e di un uomo d’affari turco per poterlo influenzare nelle sue decisioni di sindaco”.
“Un ruolo determinante nell’incriminazione – ha proseguito l’inquirente federale – lo ha avuto il governo turco. C’era una forte pressione su Adams perché i funzionari di Ankara avevano urgente bisogno che un edificio fosse aperto in tempo per una visita a New York del presidente Erdogan. Questo edificio era importante per la Turchia, ma gli ispettori del Dipartimento dei Vigili del Fuoco avevano profonde riserve e non concedevano il certificato di abitabilità perché non erano state superate le rigide ispezioni sulla tenuta strutturale del palazzo, e non solo. I sovraintendenti ritenevano che avesse così tanti problemi e difetti che, senza ristrutturazioni significative, non si sarebbe potuto occupare. A questo punto, da Ankara arrivò il messaggio ad Adams che era “il suo turno” di sostenere la Turchia. E il sindaco immediatamente fece pressione sul Dipartimento affinché fosse concessa l’abitabilità per l’edificio. Gli ispettori erano convinti che avrebbero perso il lavoro se non avessero obbedito alle richieste e quindi si sono fatti da parte e hanno lasciato che il palazzo venisse aperto. Il funzionario turco ha ottenuto ciò che voleva. E, come spieghiamo nell’atto di accusa, solo quattro giorni dopo che Adams era intervenuto per concedere il certificato di abitabilità ha chiesto altri viaggi dalla compagnia aerea turca”.
“Regali – ha detto riferito Williams – che Adams aveva l’obbligo di rivelare in modo che il pubblico potesse vedere chi glieli stava facendo. Ma come sosteniamo, anno dopo anno dopo anno, ha cercato di nasconderli”.
Il legale di Adams, Alex Spiro, ha criticato le incriminazioni definendole un “tentativo di fare spettacolo: hanno inviato una decina di agenti per prendere un telefono che noi avremmo consegnato se ci fosse stato chiesto”. L’avvocato ha detto ancora che il sindaco “non è stato arrestato e aspetta con ansia di presentarsi di fronte al giudice”.
“Sono innocente e combatterò con tutta la mia forza e il mio spirito”, ha detto Adams in una contestata conferenza stampa. “Continuerò a fare il mio lavoro. Continuerò a lavorare per gli 8,3 milioni di newyorkesi per i quali sono stato eletto. Tutto questo non mi coglie di sorpresa. Vi chiedo di aspettare e sentire la mia difesa prima di giudicare”. Il sindaco ha aggiunto che non intende dimettersi, facendo capire che l’incriminazione sarebbe un complotto politico contro di lui. Appena le indagini vennero aperte, gli alleati di Adams avevano recriminato che l’inchiesta era motivata a livello politico o razziale – sia Adams che Williams sono neri. Alcuni suoi sostenitori, come l’ex governatore David Paterson, hanno teorizzato che l’indagine doveva essere letta come una punizione politica per le critiche del sindaco alle misure disposte da Biden al confine con il Messico. A questo punto la sua conferenza stampa è stata interrotta da diversi dimostranti che hanno urlato “dimettiti, dimettiti”. “Questa non è una cosa degli afroamericani, è una cosa tua, sei una vergogna per tutti gli afroamericani di questa città”, urlavano alcuni dimostranti.
Solo la governatrice Kathy Hochul ha il potere di rimuovere Eric Adams dall’incarico. Se dovesse prendere questa decisione, Jumaane Williams, il “Public Advocate” della città, diventerà il sindaco temporaneo. Da tempo altri democratici avevano annunciato la loro intenzione di candidarsi contro Adams per le elezioni del prossimo anno. Tra questi, il City Comptroller Brad Lander, l’ex City Comptroller Scott Stringer, il senatore dello stato di Brooklyn Zellnor Myrie e il senatore statale di Queens Jessica Ramos. Secondo Axios anche l’ex governatore Andrew Cuomo potrebbe candidarsi. Il ben informato sito di notizie politiche afferma che già prima dell’incriminazione di Adams, Cuomo aveva segnalato di voler correre per la poltrona di primo cittadino. L’ex governatore di New York si è dimesso in seguito a un scandalo di molestie sessuali, ma ha sempre rivendicato la sua innocenza.