Verdi, Mascagni, Puccini e Rossini. Opera Italiana is in the Air ha concluso la sua stagione con un ultimo concerto, dal titolo “Opera For Your Soul: A Serenade At Sunset”, al Naumburg Bondshell dentro Central Park. Il fondatore dell’iniziativa, il maestro Alvise Casellati, ha diretto i tre cantanti – la soprano Latonia Moore, il tenore Kang Wang e il basso George Andguladze – e l’orchestra, composta dai musicisti di Metropolitan Opera, New York Philarmonic e dagli studenti di Juilliard, Manhattan School of Music.
A cantare l’inno americano sono stati i due cori del Music Therapy Department del Memorial Sloan Kettering Cancer Center e del NewYork-Presbyterian Hospital, composti da ex malati o pazienti in cura nei due centri. “In questi luoghi la musica cura l’anima ed è una collaborazione fondamentale a cui teniamo molto”, aveva dichiarato il maestro Casellati. E ha ripreso lo stesso concetto anche ieri sera: “L’opera è una esperienza culturale profonda che tocca la parte più intima dell’essere umano”.


Forse il concerto più partecipato: tante persone in passeggiata si sono fermate ad ascoltare le arie di Cavalleria rusticana, Macbeth, La Bohème e Turandot, altre si sono sedute sulle panchine a fianco. Soprattutto giovani, “perché, a volte, l’opera viene percepita come qualcosa per le generazioni più adulte, ma in realtà ci sono tanti ragazzi e ragazze che la compongono ed è per tutti”, ha annunciato il maestro Casellati facendo alzare in piedi i musicisti dell’orchestra e presentando Isaac Thomas. A soli tredici anni, è uno studente del corso Pre-College alla Juilliard e ha scritto Echoes of the Land, eseguito ieri sera. “Quando il maestro è arrivato in classe – ha spiegato Thomas, – ho sentito il bisogno di comporre a qualcosa che raccontasse il potere della musica e come può essere utilizzata”.
“Dobbiamo far conoscere la nostra cultura, le tradizioni – ha concluso Casellati. – Ma dobbiamo celebrare i geni di oggi, sostenere le nuove generazioni”. Standing ovation finale.

