Come spesso accade, un pallone e un campo da calcio riescono a trasformarsi in un potente mezzo di integrazione.
Grazie al Newcomers Football Club Club di New York, come riferito da CNN, diversi richiedenti asilo sono riusciti a entrare in contatto con la comunità, mentre affrontavano le sfide rappresentate da un nuovo paese, da una nuova lingua e da un sistema immigratorio piuttosto complesso.
La squadra è nata dalla passione e dalla dedizione di Mars Leonard, un videomaker di Brooklyn che faceva volontariato nel quartiere di Bushwick. Quando l’uomo ha saputo delle centinaia di giovani arrivati nel rifugio di Stockton House, ha cercato di comunicare con loro tramite un codice universale, una pietra miliare di qualsiasi cultura: il gioco del calcio.
Leonard non aveva mai lavorato con rifugiati o richiedenti asilo e non si era mai cimentato in questo sport. Tuttavia, parlava francese, come molti degli immigrati provenienti da Mauritania, Senegal e Marocco, così si è offerto di trovare uno spazio ricreativo.
Nei mesi successivi, il progetto si è trasformato da gioco informale a club organizzato e sono iniziate le competizioni con altre squadre della Big Apple. Decine di atleti, la maggior parte dei quali arrivati dall’Africa Occidentale e dall’America Latina, ora si riuniscono il mercoledì e la domenica sera a Bushwick e Williamsburg per allenarsi.
Leonard ha dichiarato che, all’inizio, le tensioni erano diffuse, ma giocare insieme ha contribuito ad abbattere la barriera linguistica. “Usiamo il calcio come strumento per aiutare i vulnerabili. Ci sono tre principali aree di bisogno”, sottolinea, “hanno bisogno di conoscere l’inglese, di un lavoro e di un alloggio”.
Gli organizzatori cercano di sopperire a queste necessità, in parte attraverso un gruppo WhatsApp, dove condividono informazioni sulle lezioni di lingua gratuite, su avvocati che possano aiutare con le pratiche e sui luoghi in cui è possibile ottenere dispense alimentari.
Circa 200.000 persone sono passate attraverso il sistema per richiedenti asilo di New York tra la primavera del 2022 e il maggio 2024. La città ha risposto con l’apertura di oltre 200 rifugi di emergenza e l’amministrazione Adams è “pronta a spendere altri 12 miliardi di dollari entro l’anno fiscale 2025” per risolvere l’emergenza.
Tuttavia, le politiche migratorie sono spesso state modificate. Una nuova disposizione ora obbliga gli ospiti adulti del sistema di accoglienza a lasciare i loro ricoveri dopo 30 giorni.