All’interno di un compattatore di rifiuti delle Alfred E Smith Houses, gestite dalla New York City Housing Authority, a Lower Manhattan, venerdì mattina un dipendente stava pulendo quando ha trovato un cane ancora vivo. Sarebbe stato lanciato giù dallo scivolo per la spazzatura che viene dai palazzi, ma non si conoscono le dinamiche esatte né da quanto tempo fosse lì.
Il cucciolo era stato immediatamente affidato all’American Society for the Prevention of Cruelty to Animals (ASPCA). Ma era così malmesso che i veterinari sono stati costretti a procedere con l’eutanasia per mettere fine alle sue sofferenze.
“Purtroppo, a causa di gravi lesioni mediche che hanno provocato estrema sofferenza – ha dichiarato un portavoce dell’ASPCA, – questo cane, presunta vittima di crudeltà, è stato sottoposto a eutanasia umana per porre fine al dolore continuo”.
La polizia non ha ancora identificato il responsabile di un atto così brutale, ma sta indagando. Dalle analisi fatte sul pelo e sulle sue condizioni, anche prima di essere lanciato dallo scivolo, il cane era “mal tenuto”.
I residenti del quartiere sono rimasti scioccati dall’episodio. “È come farlo a un essere umano. Chi lo farebbe? Sarebbe una persona puramente malvagia”, ha commentato José al New York Post. Michelle gli è andata dietro: “Ovviamente quella persona non era sana di mente”. Ma ancora nessuno si è fatto avanti. L’ASPCA ha lanciato un appello affinché qualcuno si costituisca il prima possibile.