Il Metropolitan Museum of Art di New York si conferma uno dei musei più visitati della città.
Dopo la flessione dovuta alla pandemia, i dati sulle presenze appena pubblicati dimostrano che le due sedi – The Met Fifth Ave (quella più nota vicino a Central Park) e The Cloisters (quella a Inwood, nella parte Nord di Manhattan) – hanno attirato oltre 5,5 milioni di visitatori per l’anno fiscale 2024, che si è concluso il 30 giugno, con una percentuale di recupero del 102% tra i locali rispetto al 2019.
Il Met fu il primo museo della Big Apple ad annunciare, il 12 marzo 2020, la chiusura a tempo indeterminato, per proteggere il pubblico e il personale dal coronavirus che si stava rapidamente diffondendo.
Il numero di visitatori raggiunto nel 2024 tuttavia è ancora lontano dal record di presenze di oltre 7 milioni registrato nel 2019, quando l’istituzione gestiva una terza sede dedicata all’arte contemporanea presso il Breuer Building del Whitney (all’angolo fra Madison Avenue e 75th Street), ora chiusa definitivamente.
Un rappresentante del Met ha dichiarato che il flusso riguarda soprattutto gli americani e i newyorkesi che non si sono lasciati scoraggiare dall’aumento dei biglietti d’ingresso, che dal 2022 sono saliti a 30 dollari.
È stato inoltre rilevato un aumento dei BIPOC (acronimo di “Black, Indigenous, People of Color), cioè persone di colore, nere e indigene – le minoranze etniche che hanno sempre costituito circa la metà dei visitatori nazionali. Il numero relativo alle presenze internazionali, invece, ha sfiorato le 900.000 unità, circa il 50% di quelle pre-pandemia, provenienti in gran parte da Canada, Francia, Regno Unito, Italia, Germania, Spagna, Brasile, Messico, Cina e Australia.
Il museo, fra le programmazioni temporanee, ancora in corso annovera The Harlem Renaissance and Transatlantic Modernism, un affresco sulla vita quotidiana delle città interessate dalla Grande Migrazione afroamericana ritratta da artisti neri. E anche la nuova mostra Flight into Egypt Black Artist And Ancient Egypt 1876-Now, prevista a novembre sull’eredità dell’antico Egitto, sarà raffigurata da artisti neri.