Il prossimo autunno, a partire dal 13 ottobre fino al 26 gennaio 2025, il Metropolitan Museum di New York ospiterà la mostra intitolata Siena: The Rise of Painting, 1300-1350 con oltre cento opere di grandi maestri senesi del Trecento, tra i quali spiccano Simone Martini, Duccio di Buoninsegna e Pietro e Ambrogio Lorenzetti.
Il museo di New York, in passato, aveva già dedicato una mostra ai pittori senesi rinascimentali che però contemplava solo opere del tardo Trecento. Questa, invece, è la prima in tutti gli Stati Uniti di opere risalenti al primo cinquantennio del XIV secolo, nonché del primo Rinascimento.
L’obiettivo di questa esposizione è di focalizzare l’attenzione sul periodo storico precedente alla catastrofica epidemia di peste nera del 1348. All’epoca, Siena fu il centro propulsore di una fase di attività artistica innovativa che fece scuola ed ebbe un ruolo cruciale nello sviluppo del linguaggio artistico e tecnico-pittorico nella cultura occidentale. Come Firenze, la città del palio è stata infatti fulcro del Rinascimento ed è proprio questo il concetto su cui si basa il significato della mostra.

“Siena è stata un epicentro di innovazione e ambizione artistica nel Trecento e Quattrocento – ha commentato Max Hollein, il direttore del MET. – Il suo impatto sullo sviluppo dell’arte europea e della pittura non può essere sottovalutato. La mostra riunirà il gruppo più importante di dipinti senesi mai assemblato fuori Siena offrendo un’opportunità unica per esplorare l’influenza di questo straordinario centro artistico”.
Attraverso le opere che possono essere ammirate, i visitatori potranno notare anche l’importanza dell’influenza profonda che artisti come Duccio, per esempio, ebbero sulla nuova generazione di pittori, compreso lo sviluppo stilistico-narrativo che si diffuse oltre i confini d’Italia. Tra i pezzi salienti della mostra vi è La Madonna Stoclet di Duccio, entrata nel 2004 nelle collezioni del MET per la cifra di 45 milioni di dollari.
Ci sarà anche L’Annunciazione di Ambrogio Lorenzetti proveniente dalla Pinacoteca Nazionale di Siena, mentre verranno riuniti importanti opere pittoriche come la predella posteriore della Maestà di Duccio, uno dei dipinti cardine della pittura pre-rinascimentale italiana, e il Polittico Orsini di Simone Martini, le cui tavole divise in più parti nei diversi musei europei ad Anversa, Parigi e Berlino verranno riunite per l’occasione.
Secondo Stephan Wolohojian, responsabile del dipartimento Dipinti Europei al MET, “il linguaggio artistico di Duccio, dei fratelli Lorenzetti, di Simone Martini e dei loro contemporanei ha completamente riformulato il corso della pittura europea. Esaminare l’audacia di questi artisti permetterà di rintracciare i semi di molte idee chiave che hanno occupato gli artisti in Italia nei secoli successivi”.