Due migranti residenti in un rifugio per senzatetto vicino al Brooklyn Navy Yard di New York sono risultati positivi al morbillo, secondo quanto dichiarato venerdì sera dal Commissario alla Sanità Ashwin Vasan. Le autorità stanno ora cercando di identificare altre persone che potrebbero essere stati esposte al virus.
“Sebbene il morbillo possa essere un virus estremamente contagioso, il rischio per la comunità è basso poiché la maggior parte dei newyorkesi è vaccinata contro di esso”, ha dichiarato Vasan. Le autorità cittadine hanno rassicurato che la maggior parte delle persone che hanno frequentato le scuole pubbliche a New York e altrove sono state obbligate a essere vaccinate da bambini, così come la maggior parte dei migranti al confine degli Stati Uniti.
I sintomi sono simili a quelli di un’influenza – tosse, raffreddore e febbre anche molto alta – e tipicamente sono accompagnati da piccoli puntini bianchi all’interno della bocca ed eruzioni cutanee rosse su tutta la pelle. L’incubazione dura circa 10 giorni, con una mortalità fino a 100 morti per 100.000 infezioni.
Il complesso di Hall Street è stato al centro di tensioni all’interno della comunità vicina di Clinton Hill, poiché la popolazione del rifugio è cresciuta esponenzialmente in quello che è un complesso di ex edifici industriali.
Nel 2018 Brooklyn fu teatro di una preoccupante epidemia di morbillo che coinvolse la comunità ebraica ultraortodossa locale, prevalentemente diffidente verso i vaccini. All’epoca, il sindaco Bill de Blasio dichiarò un’emergenza sanitaria pubblica in alcune parti di Williamsburg, imponendo le vaccinazioni contro il morbillo ai residenti di specifici codici postali.