New York è alle prese con un vertiginoso aumento dei casi di COVID. Le autorità sanitarie locali hanno registrato una preoccupante media di 687 casi al giorno nella settimana terminata il 22 giugno – un aumento del 250% rispetto a due mesi fa. L’incremento è dovuto principalmente alle varianti “FLiRT”, che sono capaci di eludere l’immunità acquisita tramite vaccinazione o infezioni precedenti.
I sintomi sarebbero piuttosto lievi, comprendendo tratti tipici come tosse, raffreddore e mal di gola. Tuttavia, specialmente tra gli anziani e le persone a rischio, potrebbero essere decisamente più marcati – anche se è raro che i pazienti necessitino di ricovero in terapia intensiva.
La reale portata del boom potrebbe però essere solamente stimata, dato che il numero di test effettuati è diminuito drasticamente rispetto agli scorsi anni – e in molti presto derubricano i sintomi del Covid-19 a una semplice influenza. Alcuni esperti di malattie infettive, tra cui la dottoressa Jessica Justman della Columbia Mailman School of Public Health, sottolineano che l’impennata potrebbe essere dovuta al fatto che d’estate, stagione in cui il virus si diffonde tipicamente di meno, le ondate di calore possono portare a trascorrere più tempo al chiuso, aumentando il rischio di trasmissione.
I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) hanno recentemente modificato le linee guida sull’isolamento, raccomandando alle persone malate di evitare il contatto con gli altri fino a quando i sintomi non migliorino per almeno 24 ore e non compaia febbre nello stesso periodo. Nei cinque giorni successivi all’isolamento, si consiglia di mantenere una buona igiene, indossare una mascherina e rimanere a distanza dagli altri.
Dopo la chiusura di gran parte dei presidi anti-Covid della Grande Mela, i newyorkesi possono sottoporsi a un tampone presso ospedali, cliniche e pronti soccorso. Rispetto alla fase emergenziale della pandemia (conclusasi nella primavera del 2023), i kit per i test a domicilio non sono più gratuiti, anche se alcuni piani assicurativi continuano a coprirli.
Per quanto riguarda la vaccinazione, i CDC consigliano agli adulti sopra i 65 anni di vaccinarsi ogni quattro mesi, anche se gli esperti suggeriscono di aspettare l’autunno per la prossima inoculazione, che dovrebbe adattarsi meglio alle ultime varianti.