Un giovane migrante ecuadoriano di 25 anni è stato incriminato mercoledì per lo stupro di una ragazza di 13 anni, che l’uomo avrebbe legato e imbavagliato in un parco del Queens videoregistrando l’intera aggressione.
A confermarlo è stato lui stesso, Christian Geovanny Inga-Landi, durante un’udienza in tribunale in cui è stato accusato di stupro, aggressione sessuale predatoria, sequestro di persona e una serie di altri crimini per l’attacco avvenuto lo scorso 13 giugno nel Kissena Park.
“Ero nervoso all’inizio, poi mi sono sentito a mio agio e l’ho registrato,” ha ammesso Inga-Landi in una dichiarazione videoregistrata. Durante l’udienza, Inga-Landi ha mantenuto un’espressione accigliata e la testa bassa, mentre la giudice Joanne B. Watters ordinava la sua detenzione senza possibilità di cauzione fino alla prossima comparizione in tribunale, fissata per il 1° luglio.
La giudice Watters ha concordato con la pubblica ministera Kasey Esposito che per Inga-Landi, clandestino su cui pende un precedente arresto in Texas per aver attraversato illegalmente il confine nel 2021, sussiste un concreto rischio di fuga.
“La natura sfacciata e brutale delle azioni dell’imputato è indicativa di qualcuno che non rispetta la legge e non ha riguardo per nessun altro se non per se stesso, e potrebbe non tornare in tribunale,” ha dichiarato Esposito.
Inga-Landi è accusato di aver minacciato in pieno giorno una coppia di adolescenti, una ragazza e un ragazzo entrambi di 13 anni, brandendo un machete. Il presunto aggressore, che ha problemi di tossicodipendenza, ha riferito alla polizia di aver sorpreso i due adolescenti mentre stavano consumando un rapporto sessuale. Il migrante li avrebbe legati con un laccio, imbavagliato la ragazza con una bandana e tagliato pantaloncini e biancheria intima di quest’ultima, costringendo il ragazzo ad assistere. Dopo aver violentato la ragazza, Inga-Landi avrebbe detto ai ragazzi di aspettare 20 minuti mentre fuggiva con i loro telefoni (che poi ha buttato via). “Sono andato a comprare droga, dopo,” ha confessato, secondo i procuratori.
L’identità di Inga-Landi è stata scoperta grazie a tracce di DNA raccolte da una bottiglia d’acqua sulla scena dello stupro, corrispondenti a un campione fornito da Inga-Landi alle autorità per l’immigrazione nel 2021. A facilitare l’identificazione anche un grosso tatuaggio di un cinghiale sul petto e apparecchi dentali che corrispondevano alla descrizione fornita dagli adolescenti.
L’aggressione ha scatenato una caccia all’uomo di cinque giorni che si è conclusa martedì con una drammatica cattura ad opera di alcuni passanti, che dopo averlo riconosciuto lo hanno legato in attesa della polizia. Nessuno ha tuttavia ancora richiesto la ricompensa di 10.000 dollari promessa dalla polizia.
La procuratrice distrettuale di Queens, Melinda Katz, ha elogiato la coppia di adolescenti per il loro coraggio, sostenendo che la loro memoria di dettagli particolari come il tatuaggio e gli apparecchi dentali è stata fondamentale per collegare Inga-Landi al crimine.
Durante l’udienza, l’avvocato difensore pubblico di Inga-Landi, Lisa Saltzman, non ha presentato una richiesta di cauzione e ha chiesto assistenza medica per il suo cliente, richiesta che il giudice ha accolto.
Inga-Landi deve rispondere ad accuse di aggressione sessuale predatoria, stupro di primo grado, due capi di imputazione per sequestro di persona di secondo grado, due capi di imputazione per rapina di primo grado, stupro di secondo grado, abuso sessuale di primo grado, ostruzione dell’amministrazione governativa e due capi di imputazione per pericolo per il benessere di un minore.
Se condannato per il capo d’accusa principale, rischia dai 25 anni all’ergastolo.