Per i senzatetto, gli animali domestici rappresentano una fonte di sussistenza, ma anche degli insostituibili i compagni di viaggio con cui sviluppano un legame speciale. Per evitare separazioni dolorose, attraverso un progetto pilota, dal titolo “People and Animals Living Safely (PALS)” supportato dall’organizzazione no-profit Urban Resource Institute, è stato inaugurato a New York un rifugio dove gli homeless potranno vivere assieme ai loro amici pelosi.
Il PALS è un’iniziativa lanciata in collaborazione con il Dipartimento dei Servizi per gli Homeless della città, che gestisce l’Uplift Families Residence nel quartiere di Castle Hill nel Bronx, dove sono state messe a disposizione cinque unità immobiliari. A distanza di un mese dall’inaugurazione degli immobili, gli operatori di URI fanno un primo bilancio su La Voce di New York.


Come nasce l’idea di questo progetto?
“URI gestisce da oltre un decennio rifugi per persone vittime di violenza e nell’esperienza maturata era stato rilevato che per almeno della metà dei sopravvissuti vivere in un alloggio senza i loro animali era un ostacolo. Con il trascorrere degli anni abbiamo cercato di realizzare un programma per sopperire a questa necessità. Ora l’iniziativa si estende anche ai senza fissa dimora, che potranno convivere in sicurezza in strutture di accoglienza dedicate”.
Si tratta solo di un progetto pilota. Per quanto tempo durerà?
“Il programma presso l’UPLIFIT Families Residence durerà un anno. Durante questo periodo, l’URI e i suoi partner valuteranno l’efficacia dell’intervento e il suo impatto sui residenti e sugli animali per attuare eventuali espansioni o modifiche”.
Quante persone possono essere ospitate? Avete già degli inquilini?
“Al momento, nell’ambito del progetto pilota PALS-URI del Bronx, ospitiamo cinque famiglie in appartamenti appositamente costruiti e adatti anche agli animali”.


Quanti animali possono essere introdotti a persona?
“Le famiglie che attualmente occupano gli appartamenti possono portare fino a tre animali domestici che potranno ricevere cure veterinarie e di toilettatura gratuite oltre a servizi essenziali che garantiscano il loro benessere”.
Come vengono selezionati i richiedenti?
“I criteri di selezione si concentrano sugli utenti che già utilizzano i servizi dell’URI, vogliamo garantire una transizione agevole per coloro che necessitano di un supporto continuo in un ambiente pet-friendly. Le nostre scelte ricadono su soggetti che potrebbero sviluppare disagi emotivi a causa della separazione dai loro amici a quattro zampe”.
Come viene finanziato il progetto?
“Si tratta di uno sforzo multiforme, che fa affidamento sulla generosità e sul sostegno di diverse reti di finanziatori. Sponsor aziendali, gruppi comunitari e singoli individui. I donatori costituiscono la spina dorsale delle sovvenzioni al programma. Per donare, visitare www.urinyc.org”.

Quali progetti sono previsti per il futuro? Pensate di aprire ulteriori unità abitative e dove?
“Grazie al successo dell’iniziativa URI mira a replicare il programma PALS nell’intera area metropolitana attingendo dai risultati del progetto pilota presso Uplift Families. L’amore per gli animali è trasversale riguarda tutti i ceti sociali, non importa quanto le persone possano essere ricche o povere, considerano le loro bestiole parte della famiglia”.
L’URI è il più grande fornitore di servizi d’accoglienza del paese e rappresenta un punto di riferimento fondamentale per le persone vittime di violenza. Nelle sue strutture sono transitate oltre 40.000 persone, mentre Uplift Families Residence dispone di circa 161 alloggi in cui possono essere ospitate circa 600 persone.