Non c’è pace per il sindaco di New York Eric Adams, finito nel mirino dell’FBI per presunti finanziamenti elettorali illeciti ricevuti dalle autorità turche. La sua ex direttrice del protocollo internazionale, Rana Abbasova, starebbe infatti collaborando con gli inquirenti dopo essere stata sospesa per “condotta impropria”.
La questione risale allo scorso novembre, quando l’abitazione in New Jersey della 41enne di origini azere è stata perquisita dagli agenti federali nell’ambito di un’indagine per corruzione relativa proprio ad Adams.
L’FBI sospetta che nel 2021, quando era ancora solo il candidato sindaco del Partito Democratico, Adams abbia ricevuto decine di migliaia di dollari dalle autorità turche affinché spronasse il dipartimento dei vigili del fuoco (FDNY) a velocizzare il rilascio dei permessi edilizi per il nuovo consolato turco a Midtown Manhattan, il Turkevi Center – nonostante la struttura non avesse superato le ispezioni di sicurezza.
Dopo il blitz domiciliare di novembre, secondo gli inquirenti, Abbasova avrebbe esplicitamente chiesto a diversi dipendenti comunali di cancellare chat potenzialmente sensibili in vista di possibili nuovi raid dei federali. La mossa, venuta presto a conoscenza degli inquirenti, ha tuttavia spinto Adams a congedare la propria sottoposta.
Non è ancora noto quali dettagli siano stati forniti alle autorità federali da Abbasova, né quando abbia iniziato a collaborare. Fonti vicine a City Hall sostengono genericamente che la donna avrebbe iniziato a parlare con forze dell’ordine e procuratori federali nelle settimane successive alla perquisizione domiciliare, forse per alleggerire le proprie responsabilità, o forse addirittura come vendetta dopo essere stata ‘scaricata’.

Ad ogni modo, per vederci chiaro, negli stessi giorni i federali hanno ottenuto dal tribunale un mandato di sequestro dei telefoni cellulari e del tablet di Adams, in modo da verificare se anche lui avesse ricevuto corrispondenza dalla sua collaboratrice, senza riscontrare alcunché di anomalo. Contestualmente gli agenti hanno perquisito anche la residenza di Cenk Öcal, ex dirigente di Turkish Airlines e consulente del sindaco, e l’appartamento a Brooklyn della 25enne Brianna Sugg, addetta alla raccolta fondi elettorale di Adams.
Dalla corrispondenza via e-mail si evince come Abbasova fosse fino all’anno scorso il principale punto di contatto tra Adams e Ankara. I documenti testimoniano la sua partecipazione ad alcune delle transazioni del sindaco con imprenditori e funzionari governativi turchi, oltre ad aver accompagnato personalmente Adams in due visite ufficiali in Turchia e ad aver organizzato di attività e incontri con membri della comunità turca a New York e all’estero.
Il rapporto professionale tra Abbasova e Adams risale a quando il secondo era ancora presidente del distretto di Brooklyn, anni prima dell’elezione a sindaco. Già da volontaria si era conquistata il ruolo di tramite tra Adams e le comunità di immigrati turchi e azeri. Quando poi è stata assunta quale coordinatrice di comunità di Adams a Borough Hall, Abbasova era diventata, secondo la sua biografia ufficiale, “responsabile delle relazioni internazionali e del mantenimento dei rapporti tra il presidente del Borough e (…) i Paesi del Medio Oriente e dell’Asia centrale, le comunità musulmane e russofone e le organizzazioni non profit”.
Con la scalata di Adams a City Hall, Abbasova è stata infine promossa a direttrice del Protocollo dell’Ufficio del Sindaco per gli Affari Internazionali, dove secondo la sua descrizione ufficiale ha lavorato “per promuovere relazioni più strette tra la città di New York e la comunità diplomatica in generale”.
Quello tra Turchia e Adams sembra avere tutti i connotati di un rapporto privilegiato. Secondo una stima di Politico, da presidente del distretto di Brooklyn Adams avrebbe infatti partecipato (in presenza o virtualmente) a ben 80 eventi legati in qualche modo alla Turchia o alle comunità turche – tra cui una cerimonia di alzabandiera, una serata di gala dedicata a Turkish Airlines (che nello stesso periodo avrebbe regalato al sindaco biglietti gratis), e una conferenza sul mercato immobiliare a Istanbul.
Attualmente i legali di Abbasova, così come quelli del sindaco e di altri indagati, sottolineano come i loro assistiti non siano stati formalmente accusati di alcun reato.