Anche il 690 Park Avenue partecipa alla New York Design Week. Il Consolato Generale d’Italia a New York ha organizzato una tavola rotonda fra architetti e CEO delle aziende del settore più influenti per discutere dello stato dell’industria manifatturiera italiana a fronte della sfida attuale: come può un prodotto essere contemporaneamente innovativo, inclusivo e sostenibile?
Per rispondere a questa domanda, il Console Generale d’Italia a New York, Fabrizio Di Michele, ha accolto Marva Griffin Wilshire, fondatrice e curatrice della mostra SaloneSatellite per il Salone del Mobile Milano, e Gilda Bojardi, editor-in-chief di INTERNI Magazine, che quest’anno celebra il 30esimo anniversario da quando ha cominciato a lavorare per la rivista di arredamento di interni in corrispondenza del 70esimo dal primo numero.

“INTERNI Magazine ha plasmato la storia del design italiano e del Salone – ha commentato Wilshire. – Esattamente un mese fa, finiva la Fiera del Mobile a Milano, che in questa edizione ha registrato oltre 370.000 visitatori da tutto il mondo. Gli eventi organizzati da INTERNI sono sempre stati i più interessanti del FuoriSalone per il modo unico di riuscire a comunicare l’eccellenza italiana, attraverso installazioni e incontri e lasciando emergere i nuovi talenti”.
“A ogni esposizione a cui abbiamo collaborato – ha dichiarato Bojardi che ha ripercorso la storia di INTERNI Magazine dal 1950, con il boom economico, a oggi, in preparazione dell’Expo di Osaka 2025, – a ogni evento che abbiamo organizzato, a ogni numero che abbiamo pubblicato, abbiamo cercato di offrire nuove prospettive e punti di vista interpretati dai diversi architetti e designer, dando loro una voce e piattaforma”.

“Chiamare questa tavola rotonda BIG Italy non dovrebbe sorprendere nessuno dei presenti – ha inaugurato il dibattito il Console Generale Di Michele. – Se siete stati un po’ in giro in questi giorni alla New York Design Week, sicuramente avrete notato la lista infinita di eventi promossi o in collaborazione con brand italiani, che sono sempre più presenti qui nella Grande Mela, su Madison Avenue, ma soprattutto a NoMad. E non credo che nessuno si offenderebbe se la definissimo New York Italian Design Week per la grande capacità dei designer e architetti del nostro Paese di concepire e creare oggetti estremamente pregiati”.

La sala era gremita di gente, fra appassionati, giovani designer e architetti. Sotto i portali emozionali circolari e luminosi della mostra “The Prism”, l’attenzione dei presenti era rivolta agli otto interlocutori che a coppie si sono confrontati cercando di rispondere alla domanda iniziale e raccontando le proprie esperienze: Kai-Uwe Bergmann, di BIG-Bjarke Ingels Group, con Carlotta de Bevilacqua, presidente e CEO di Artemide; Michael Gabellini, di Gabellini Sheppard Associates, con Laura Anzani, presidente e CEO di Poliform USA; Stefano Giussani, di Lissoni Architecture New York, con Giulio Cappellini, architetto, designer e imprenditore; Matteo Milani, di Pei Cobb Freed & Partners, con Nicola Coropulis, CEO di Poltrona Frau; Francesca Portesine, di SOM-Skidmore, Owings & Merrill, con Francesco Farina, CEO di B&B Italia USA. A moderare la tavola rotonda l’architetto Carlo Biasia di INTERNI Magazine.
Una breve parentesi è stata dedicata a Gaetano Pesce, noto designer italiano, che ha passato la sua vita fra il suo Paese di nascita e la città di acquisizione, New York, ed è morto di recente. “Ho avuto l’onore di averlo come ospite al SaloneSatellite nel 2023 per una lectio magistralis, dal titolo Capire il mondo – ha ricordato Wilshire. – Ha concluso il suo evento riferendosi ai giovani designer: È il vostro momento di trovare nuove strade. Un messaggio di cui fare tesoro”.