Le accuse penali sono cadute, ma l’amministrazione della New York University non ha perdonato così facilmente gli studenti che hanno preso parte alle manifestazioni. È stato avviato un arzigogolato processo disciplinare contro alcuni di loro (l’università non ha rivelato i loro nomi né quanti sono coinvolti).
“Vivere e processare questa esperienza stressante – comincia la mail di avviso da parte dell’Ufficio per la condotta degli studenti – evoca emozioni diverse e complesse che potrebbero avere un impatto sulle capacità di rimanere attento e sentirti sicuro”.
L’informativa continua elencando cosa devono fare gli studenti per poter tornare all’università.
Ad alcuni è stato richiesto di completare una serie di 49 pagine di letture e compiti, più noti come i moduli di “Ethos Integrity Series”. L’obiettivo è aiutare i manifestanti a “fare progressi” nel “ragionamento morale” e nel “processo decisionale etico”.
Ad altri è stato richiesto un “documento di riflessione”, i cui dettagli sono stati stabiliti dall’Ufficio per la condotta degli studenti. Erano tenuti a rispondere a diverse domande, tra cui: “Quali sono i tuoi valori? La decisione che hai preso è in linea con i tuoi valori personali? Cosa hai fatto o devi ancora fare per rimediare?”
A tutti è stato chiesto esplicitamente di “non giustificare” le loro azioni e di consegnare i moduli entro il 29 maggio, compilati in “Times New Roman, carattere a grandezza 12”.